Vittorio Veneto taglia il numero dei panevin, saranno al massimo 12 su tutto il territorio comunale

Ulteriori limitazioni dal 2019: il Comune di Vittorio Veneto fissa un nuovo numero chiuso. Saranno al massimo 12, annuncia in un ordinanza il primo cittadino Roberto Tonon, i panevin  realizzabili dal nuovo anno all’interno del territorio comunale.

Questo quanto disposto dalla recente documento pubblicato dagli uffici comunali. Non solo per esigenze legate alla salubrità dell’aria, che com’è noto durante il periodo invernale assume il suo stato maggiormente critico, ma anche per contenere la combustione di roghi incontrollati accesi solitamente per smaltire resti di potature, sfalci e residui agricoli.

Detti panevin,  i tradizionali falò all’aperto che nei primi giorni di gennaio in concomitanza dell’epifania venendo puntualmente accesi, creano un appuntamento importante per tutta la cittadinanza. Sono manifestazioni folcloristiche alla base della cultura “popolare, storica  e religiosa veneta” si ricorda nell’ordinanza, per questo motivo si è data prevalenza nell’organizzazione, di questo tipo di eventi, alle associazioni, parrocchie ed a quartieri locali che potranno nei soli giorni 5 e 6 gennaio realizzare i tipici pittoreschi falò.

Limitazioni non solo riguardo al numero ma anche riguardo alle dimensioni e alla composizione arrivate dalla Questura di Treviso. Le cataste dovranno avere un diametro alla base pari a cinque metri, un’altezza altrettanto di cinque metri ed un ingombro massimo su superficie equivalente a 20 metri quadrati.

Per la composizione saranno consentite esclusivamente ramaglie e legno vergine secco a basso contenuto di umidità e privo di fogliame verde così da ridurre e limitare la conseguente fumosità durante la combustione del materiale.

(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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