Vittorio Veneto, tutto sul cyber-bullismo, formazione per mille studenti dell’Alberghiero al Da Ponte

Cyber bullismo senza segreti ora per un migliaio di studenti dell’Ipssar Beltrame, dopo l’incontro fortemente voluto dalla dirigente Letizia Cavallini e che si è svolto martedì al teatro Da Ponte con il patrocinio del comune di Vittorio Veneto dal titolo “Incontro di formazione per la sicurezza in rete e l’uso responsabile delle nuove tecnologie”. Dopo il saluto della dirigente e dell’assessore Barbara De Nardi, spazio agli importanti relatori la dirigente del Compartimento di Polizia Postale del Veneto Alessandra Belardini e di Letterio Saverio Costa, commissario Capo Tecnico della Polizia di Stato.

“Abbiamo avuto l’opportunità di avere come relatrice la dottoressa Belardini, e già nella sede dell’Università di Treviso abbiamo partecipato con piccoli gruppi a degli incontri simili organizzati dall’ufficio scolastico di Treviso del dottor Zavattiero -spiega la dottoressa Cavallini -. Siccome ci erano sembrati interessanti abbiamo chiesto la possibilità di estenderli all’intero nostro istituto come formazione. Abbiamo formato tutti i ragazzi dell’istituto in due turni, dalle 9 alle 11 e dalle 11 al termine”. Agli studenti sono state fornite delle panoramiche generali sulle responsabilità in funzione dell’età nell’uso degli strumenti social e delle nuove tecnologie. Non si parla ad esempio di bullismo tra maggiorenni, anche studenti, il reato qui è più grave, mentre il cyber-bullismo si circoscrive all’interno della minore età.

Questo è importante per gli studenti più grandi – spiega Cavallini – perché, se qualcuno considera che da studente se si comporta male possa avere lo stesso trattamento e beneficio dei piccoli, si sbaglia. Anche ai minori è stato spiegato che essendo imputabili, si presume facciano le azioni con consapevolezza”. 

Illustrati i vari tipi di reato, come quello di detenere immagini di minori e di tipo intimo nel telefonino, e molti esempi di come da scambi in buonafede di immagini poi spesso gli esiti si ritorcano contro. E far sapere che storie di 24 ore su instagram che vengono cancellate sono assolutamente rintracciabili dalla polizia postale perché permangono in rete.

I funzionari della Polizia postale hanno illustrato di come agiscono e si muovono: è bene sapere che qualora ci siano segnalazioni i loro tecnici riescono a tracciare tutto il percorso anche se si cercano di cancellare le tracce di un qualsiasi apparecchio. “E’ stato un incontro di formazione molto interessante non solo per i ragazzi ma anche per il corpo docente – afferma Letizia Cavallini –, un evento unico a livello provinciale, coordinato dai nostri professori Giorgio Fornasier ed Erica Cuculo, quest’ultima responsabile per il cyber-bullismo. Abbiamo uno spazio riservato nel nostro sito per il cyber-bullismo e attivato una casella mail per eventuali segnalazioni. Anticipo subito che è sempre vuota per fortuna, perché abbiamo un presidio molto forte”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Istituto Ipssar-Vittorio Veneto).
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