Volpago, scintille elettorali: Guizzo via social si scaglia contro la minoranza “che scrive e racconta che hanno fatto tutto loro”

Si infiammano a Volpago gli ultimi giorni di campagna elettorale vissuta finora su tre binari paralleli, quelli dei tre candidati sindaco Paolo Guizzo, Sebastian Grosso e Guerrino Silvestrini, e delle loro rispettive liste.

Qualche schermaglia c’era stata solo sui social attraverso i commenti dei rispettivi sostenitori alle varie presentazioni fatte nelle scorse settimane.

Stavolta, ed è inusuale, è stato il primo cittadino uscente Guizzo a prendere l’iniziativa: lo ha fatto nel pomeriggio del 29 ottobre con un lunghissimo post su Facebook, non tramite la sua pagina ufficiale da candidato, ma attraverso “Volpago Informa”, profilo seguito da quasi 4mila persone e che è nella sostanza, ma non nella forma, la voce dell’Amministrazione comunale.

Era infatti nato a marzo 2016 come pagina di sostegno alla precedente candidatura dell’attuale sindaco; solo il 15 settembre successivo la pagina ha preso la denominazione attuale.

È qui dunque che Guizzo ha deciso di intervenire in prima persona, indirizzando le sue parole, senza mai nominarla, alla Lista civica guidata da Sebastian Grosso, principale gruppo della minoranza uscente in consiglio comunale; il terzo candidato Silvestrini non aveva infatti alcuna rappresentanza nell’ultimo quinquennio.

“Da che mondo è mondo – scrive il sindaco – la maggioranza propone, sente la minoranza (se ha qualcosa da dire), poi decide e con la forza dei numeri approva. La giunta porta a compimento la proposta approvata. A Volpago no, abbiamo una minoranza che scrive e racconta che hanno fatto loro”.

Il riferimento è a diversi interventi fatti dagli avversari in campagna elettorale, ma anche durante l’attività amministrativa, su cui Guizzo risponde punto per punto.

“Finora ho evitato di intervenire divertendomi a sentire le varie storielle che hanno raccontato, convinto del fatto che i volpaghesi hanno l’intelligenza per capire. Ma nel momento in cui è stata toccata “la tradotta”, dicendo che era merito loro se non era stata asfaltata, i colleghi sindaci montelliani hanno iniziato a chiamarmi chiedendomi ‘chi è questo? cosa c’entra?’ e ho sentito il dovere di chiarire diverse cose”.

Il chiarimento parte precisando l’indipendenza e l’autonomia del Consorzio del Bosco Montello, proprietario della pista ciclopedonale, rispetto a tutti i consiglieri dei cinque Comuni coinvolti; sulla vicenda della linea di autobus da portare da Treviso fino a Selva, uno dei cavalli di battaglia della Civica, Guizzo spiega che ci sono dei limiti normativi che impediscono modifiche in tal senso.

La lista prosegue con la mega lottizzazione a Volpago, la centrale Terna e le casse di espansione nelle Grave di Ciano. “Ricordo che la minoranza ha votato le delibere proposte dalla maggioranza che esprimevano contrarietà in tutti e tre i casi”.

Altre stoccate arrivano sul tema dei fitofarmaci, citando il regolamento comunale sul tema, uno dei primi ad essere approvati, insieme ad azioni che ottimizzino i trattamenti nel rispetto della natura, promuovendo il biologico; per l’ex polveriera “vantano chissà quali meriti per aver chiesto un consiglio straordinario. Io so che mi ci sono voluti quasi due anni di lavoro; con loro al nostro posto avremmo un centro di accoglienza per immigrati”.

Anche sul sociale Guizzo punzecchia gli avversari ricordando loro l’esistenza dello “Sportello Famiglia”, del “Tavolo Rosa”, del “Centro del Sollievo” di Selva del Montello e l’opera dei numerosi volontari.

“Non ho visto invece nessuna proposta o critica per istruzione e cultura, forse per la figuraccia che hanno fatto presentando un’interpellanza sul tema il 28 aprile” (il testo era firmato da una consigliera che si era già dimessa, ndr).

Infine Guizzo rivendica l’appartenenza ad un partito, mentre la Civica evidenzia la propria libertà dai simboli e dalle segreterie: “Io rispondo direttamente ai cittadini che mi hanno eletto; l’indipendenza di una persona dipende dalla sua libertà di pensiero e non dall’avere o meno tessere di partito in tasca”.

“Peraltro – chiude il sindaco citando le battaglie trasversali su Terna e le Grave di Ciano – appartenere a una parte politica ti dà un riferimento e ti facilita il raccordo con gli amministratori degli altri Comuni”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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