I “Fioi del ’55” invitano a pranzo il coetaneo Papa Leone e gli donano la tessera di socio onorario

Invitare papa Leone XIV a pranzo? No, non è una provocazione, ma quanto ha fatto l’associazione “I fioi del ’55” di Conegliano che, con una lettera inviata al Pontefice, hanno presentato la propria realtà, invitandolo a un pranzo insieme.

Invito che, al tempo stesso, ha compreso l’invio in Vaticano della tessera di socio onorario per il Santo Padre.

Il gruppo è nato circa un paio d’anni fa, con lo statuto che stabilisce “l’impegno primario di tutti i soci di ricordare ai bambini di oggi” l’infanzia e la gioventù di un tempo. Da qui l’organizzazione di eventi incentrati sui “zoghi e le conte de ‘na volta”, assieme a iniziative e attività solidali.

A firmare la missiva è stato un rappresentante dell’associazione, Walter Piovesan.

“La sua ascesa ci è sembrata così umile e foriera di pace, che ci siamo detti ‘doniamo a Lui la tessera di socio onorario’. Crediamo sia stato un semplice, ma simpatico gesto – ha scritto -. Abbiamo pensato, poi, che invitarla a Conegliano per il pranzo del ’55 fosse una cosa particolare ma, per noi, fantastica. So che dai sogni ci si sveglia, a volte, senza nulla da raccontare, ma so anche, però, che averla con noi sia un gran bel sogno“.

“Solo lei può fare che, aprendo gli occhi, il risveglio sia allietato dal vederla seduto a tavola con noi” ha aggiunto Piovesan.

Lettera a cui è seguita una risposta dalla Segreteria dello Stato del Vaticano.

“Papa Leone XIV, grato per la premurosa attenzione, assicura un orante ricordo, formulando su ciascun iscritto i più cordiali auguri e, mentre invita a perseverare nelle finalità del sodalizio a favore del bene comune, esorta a ‘dire grazie per il dono della vita e per tutto ciò che, con essa, ci viene consegnato ogni giorno (Omelia, 1° giugno 2025)’ – si legge nella lettera dal Vaticano -. Con tali sentimenti, Sua Santità imparte di cuore la desiderata Benedizione Apostolica, estendendola volentieri alle persone vicine”.

Un invito a pranzo e una risposta che, sicuramente, resteranno impressi nella memoria dei “Fioi”.

(Autore: Arianna Ceschin)
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