In Italia il turismo enogastronomico è ritornato ai livelli pre-pandemia registrando oltre 5 miliardi di euro. E la metà di questi sono stati raggiunti grazie al comparto vinicolo e alle visite in cantina, secondo le stime di Coldiretti. Il 58% degli italiani sceglie di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori durante le proprie vacanze, così da acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità.
ll cibo, infatti, rappresenta la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura per il 17% degli italiani, mentre per il 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Solo un 4% afferma di non prenderlo in esame.
L’alimentazione si conferma come il vero valore aggiunto della vacanza in Italia potendo contare su molteplici eccellenze del territorio. Infatti, sono 5450 le specialità ottenute secondo tradizioni, protratte per almeno 25 anni, censite dalle Regioni, 316 le specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 i vini Doc/Docg. E, ancora, nel biologico sono circa 86.000 le aziende agricole biologiche, 25.000 gli agriturismi e 10.000 gli agricoltori in vendita diretta.
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli