Dal 18.07.2023 a disposizione per i nuclei familiari in difficoltà la carta risparmio spesa.
La carta risparmio spesa è caratterizzata da un “blocchetto di buoni spesa” del valore di 382,50 euro per il 2023 che i Comuni erogheranno alle famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro, da utilizzare solo per acquistare i beni di prima necessità, specie quelli alimentari. Può essere spesa presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, ad esempio supermercati e ipermercati. La carta sarà fruita mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante.
L’art. 2, c. 2 D.M. 18.04.2023 stabilisce che il contributo non spetta ai nuclei familiari che, alla data di entrata in vigore del Decreto, includono titolari di: reddito di cittadinanza; reddito di inclusione; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
Non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente è percettore di: NASPI; DIS-COLL; indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; cassa integrazione guadagni – CIG; qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
I Comuni ricevono dall’Inps l’elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti del nummero di carte assegnate a ciascun Ente locale, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dall’Inps, secondo i seguenti criteri, che si indicano in ordine di priorità decrescente (art. 4 del Decreto attuativo):
l nuclei familiari composti da non meno di 3 componenti, di cui almeno uno nato entro il 31.12.2009; priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
l nuclei familiari composti da non meno di 3 componenti, di cui almeno uno nato entro il 31.12.2005,; priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
l nuclei familiari composti da non meno di 3 componenti; priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.
L’Inps renderà disponibili ai singoli Comuni gli elenchi di beneficiari attraverso un’applicazione web sul dell’Istituto previdenziale. A questo punto, i Comuni devono: verificare la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi e, sulla base del numero di carte loro assegnate, attribuire le carte che eventualmente residuano dopo l’applicazione dei criteri sopra indicati; successivamente selezionare i beneficiari, nell’ambito dell’elenco predisposto, tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni rinvenienti dai locali servizi sociali.
Per ottenere la carta risparmio spesa, una volta eseguita la procedura, i Comuni consolidano gli elenchi dei beneficiari e l’Inps, decorso il termine di 15 giorni, rende definitivi gli elenchi e li trasmette in via telematica a Poste Italiane ai fini della messa a disposizione delle carte. I Comuni comunicano agli interessati l’assegnazione del beneficio e le modalità di ritiro delle carte negli uffici postali abilitati al servizio.
Il contributo, così come stabilito dall’art. 5 del decreto attuativo, viene erogato attraverso carte elettroniche prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane tramite la controllata Postepay. Il numero complessivo delle carte assegnabili è pari a 1.300.000.
Autore: Cinzia De Stefanis – Sistema Ratio Centro Studi Castelli