• La vastità di compiti che sono spesso richiesti nell’emergenza, lo stress e le molteplici pressioni affrontate dagli imprenditori possono avere un impatto significativo sulla salute. L’imprenditore deve imparare a dissociare le dimensioni della sfera privata e professionale, stabilire regole e salvaguardie e imparare a gestire il proprio tempo.
• Accanto ai fattori di stress, in compenso, esiste un insieme di “fattori imprenditoriali” che promuovono la salute, su cui fare leva: controllo del proprio destino, ottimismo, resistenza e capacità di risollevarsi.
• Impostare limiti di tempo: per esempio, mantenere i fine settimana per la famiglia, impostare orari decenti, salvaguardare il tempo libero e i propri interessi.
• Delimitare l’area geografica di lavoro: non lavorare a casa o lavorare solo in una stanza dedicata; prendere in considerazione di lavorare fuori dal luogo di lavoro o da casa (caffè, spazio di co-working, ecc.) poiché la gran parte delle idee proviene da fuori dal luogo di lavoro.
• Delimitare le comunicazioni tra privato e lavoro: avere un telefono aziendale e un telefono privato; scollegare la posta elettronica durante la sera e nei fine settimana e talvolta durante il giorno.
• Organizzare il tempo: elencare i vari compiti e dedicarli a specifici periodi di tempo (e rispettarli);
o stabilire le priorità tra le attività e accettare che determinate attività siano posticipate: spesso dopo il fatto, è possibile rendersi conto che le attività a bassa priorità erano ben lungi dall’essere fondamentali per l’azienda;
o applicare una sorta di metodo lean: identificare le 3 priorità più alte, trattarle e se c’è tempo, identificarne altre 3, trattarle, ecc.
• Delegare: identificare le attività per le quali l’imprenditore ha meno valore aggiunto; delegarle a dipendenti, terzisti, subappaltatori, ecc. Ricordare che la sostenibilità dell’azienda è prima di tutto la sostenibilità dell’imprenditore.
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli
