Disintossicare o disintossinare? Questo è il problema…

L’accumulo di tossine di natura “endogena” (prodotta internamente al nostro organismo) ed “esogena” (introdotta nel nostro organismo dall’esterno) ci può predisporre all’insorgenza di molte malattie.
Questo avvelenamento interno viene definito “TOSSIEMIA”. Il corpo, non tollerando il maggior carico di tossine, cerca di eliminarle con un processo di auto-pulizia; questo suo lavoro si può manifestare sottoforma di malattia (da un banale raffreddore, fino a patologie più complesse).

La linfa

Il regno vegetale si alimenta tramite la linfa che porta in circolo ciò che è stato estratto dalla terra. Pochi sono a conoscenza che anche all’interno del corpo umano vi sono ben 12 litri di linfa.
Essa contiene acqua, sali minerali e proteine ed in sé vivono, muoiono e si riproducono la maggior parte delle cellule del corpo umano.
Le tossine prodotte come scarto vengono convogliate nel sistema linfatico (inteso come una rete di affluenti e fiumi che si intersecano tra di loro e confluiscono in torrenti più capienti).
La linfa scorre lentamente, permettendo così di raccogliere in tutto l’organismo i liquidi in eccesso e i prodotti di scarto e prosegue il suo viaggio riversandosi nel sangue fino ad arrivare ai reni e ai polmoni, dove così viene purificata.
Lo scorrere della linfa è reso possibile anche dalle contrazioni muscolari, soprattutto da quelle degli arti superiori ed inferiori.
Una linfa che circola male (per il poco movimento e sport), oppure troppo carica di tossine, può creare seri problemi, come ad esempio vene varicose o gonfiori ai piedi ed alle gambe. Alcune persone sono in sovrappeso non (solo) perché grasse, ma anche a causa di ritenzione e stasi dei liquidi, con i quali il corpo cerca di diluire le tossine presenti nella linfa, evitando così che l’ambiente dove vivono le cellule diventi troppo intossicato e pericoloso.

Le tossine

Le tossine non sono tutte uguali, abbiamo parlato infatti di tossine esogene ed endogene.

Quindi ecco come distinguere tra le due:

1. le tossine esogene (di provenienza esterna) possono derivare da diversi fattori, ad esempio:
– mercurio (metallo pesante);
– alluminio (da uso delle pentole di altre leghe);
– stress.

Ed ancora:

– uso di cibi contenenti additivi chimici (come: coloranti, conservanti, esaltatori di sapidità, ecc.); pesticidi, ormoni steroidei;
– uso indiscriminato di antiacidi, lassativi, antibiotici e farmaci in generale senza controllo da parte del medico (la medicina fai da te).

2. Le tossine endogene (tossine interne), si formano nell’organismo anche in presenza di una vita equilibrata ed un’alimentazione perfetta.

Sono infatti dovute alla vita propria dell’organismo. Tutte le tossine (esogene ed endogene), se non vengono prontamente eliminate, tendono a raggrupparsi in tessuti specifici e locazioni particolari e sono in grado di provocare irritazioni locali, infiammazioni e reazioni allergiche.

Ecco alcuni fattori che possono contribuire alla produzione di tossine endogene:

– alimentazione sbagliata, come pochi cibi biodinamici (frutta, verdure);
– errata combinazione dei cibi;
– eccesso di alcolici (un buon bicchiere di vino a pasto è però consigliato, purchè sia vino di qualità, non adulterato!);
– eccesso di grassi di origine animale (burro, ecc.);
– eccesso di proteine (carne, pesce, pollame, uova, latticini);
– eccesso di zuccheri (specie zucchero bianco, dolciumi e cioccolata);
– uso sregolato di cereali (riso, avena, orzo, grano saraceno, miglio, ecc.), soprattutto raffinati, poveri di fibra vegetale;
– uso di cibi sempre più industrializzati (ad es: l’insalata pre-confezionata in imballaggi di plastica);
– uso eccessivo di latticini di mucca (latte, formaggi);
– uso di salumi e insaccati (troppo ricchi di sodio, sale da cucina, ecc.);
– errata masticazione (la prima digestione avviene in bocca ad opera dei denti e della saliva).

Disintossicazione

Ma quando ci si deve sottoporre ad un programma disintossicante?
– All’inizio di una dieta dimagrante per migliorarne e mantenerne i risultati;
– in primavera per eliminare gli accumuli provenienti dall’alimentazione invernale;
– in autunno per rinforzare l’organismo in previsione delle influenze invernali;
– dopo i periodi di feste, ferie o di eccessi alimentari;
– al termine di malattie che hanno debilitato l’organismo.

Il miglior consiglio che vi posso dare è quello di mantenere una alimentazione corretta ed un buon stile di vita in continuo.

L’acqua

Infine non dimentichiamoci dell’importanza che assume l’acqua, fonte vitale per tutti gli organismi viventi.

Non lasciamoci confondere però da ciò che sentiamo in televisione o leggiamo su giornali, non è necessario bere 1,5 L di acqua al giorno a testa. Ricordiamoci che non siamo tutti uguali, basti osservare che gli esseri viventi sono distinti per sesso, per età, per dimensioni corporee e per attività (extra) lavorative.

Vi consiglio allora di bere al necessario, di non lasciar passare troppo ore senza bere un bicchier di acqua, ma soprattutto di consumare regolarmente almeno 5/6 porzioni abbondanti e quotidiane di frutta e verdura di diverso colore tra di loro.

Buona depurazione a tutti!!!

Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Paola Lanfranchi – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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