La concessione di agevolazioni edilizie è definitivamente legata alla corretta applicazione della contrattazione collettiva da parte delle imprese.
La conversione in L. 25/2022 del D.L. 4/2022 (con relativa abrogazione del D.L. 13/2022) ha legato definitivamente la concessione di agevolazioni fiscali per interventi in edilizia alla corretta applicazione della contrattazione collettiva da parte delle imprese impiegate nei lavori. Proseguendo sulla linea di azioni che hanno inserito nell’ordinamento la congruità della manodopera in edilizia, tese a creare un mercato genuino, ancora una volta la normativa incide sul tema dei benefici normativi e contributivi e sul miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro.
È stato infatti previsto l’inserimento nell’atto di affidamento dell’indicazione che i lavori edili siano eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionali e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Il contratto collettivo deve inoltre essere riportato anche nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori.
Tale condizione, che acquista efficacia per i lavori edili di cui all’allegato X al D.Lgs. 81/2008, di importo superiore a 70.000 euro avviati successivamente al 27.05.2022, è necessaria per il riconoscimento dei benefici previsti dagli artt. 119, 119-ter, 120 e 121, D.L. 34/2020, convertito in L. 77/2020, nonchè quelli previsti dall’art. 16, c. 2, D.L. 63/2013, convertito in L. 90/2013, dall’art. 1, c. 12, L. 205/2017 e dall’art. 1, c. 219, L. 160/2019.
Ai fini del rilascio del visto di conformità, i soggetti abilitati devono verificare anche che il contratto collettivo applicato sia indicato nell’atto di affidamento dei lavori e riportato nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori.
In tema di verifica dell’indicazione del contratto collettivo applicato negli atti di affidamento e nelle fatture, l’Agenzia delle
Entrate può avvalersi dell’Ispettorato nazionale del lavoro, dell’Inps e delle Casse edili.
La descritta previsione sembra chiaramente inserirsi nel percorso già avviato, che ha come obiettivo la legalità e il mantenimento sul mercato delle sole aziende trasparenti, corrette e, come detto in apertura, genuine.
Autore: Bruno Bravi, Francesca Bravi – Sistema Ratio Centro Studi Castelli