Oltre ad essere di buon augurio per i neolaureati, è una pianta senza particolari esigenze che cresce bene in tutti i terreni. E le foglie si usano per aromatizzare le pietanze in cucina
L’alloro è una pianta aromatica sempreverde usata molto in cucina. La varietà più diffusa è il Laurus nobilis angustifolia, caratterizzato da foglie dalla forma allungata e dal bordo leggermente ondulato. Il frutto, presente solo negli esemplari femminili, è una bacca ovoidale che contiene un solo seme.
In Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali viene coltivato.
È una pianta rustica che cresce bene in tutti i terreni e senza particolari esigenze, anche se preferisce le zone soleggiate e ben riparate dal freddo. Se coltivate in vaso, le piantine vanno rinvasate ogni due anni in pieno inverno perché le radici occupano molto spazio. Sia il vaso sia la terra devono garantire un buon drenaggio. Essendo una pianta utilizzata per aromatizzare, è consigliabile usare un concime ricco di azoto che favorisce, appunto, lo sviluppo delle parti verdi. Va annaffiato moderatamente ma costantemente, evitando i ristagni di acqua. La sua crescita va tenuta sotto controllo, accorciando i rami due o tre volte l’anno; cresce al massimo fino a 2 metri e può essere allevato ad arbusto oppure ad alberello.
Le foglie si raccolgono durante tutto l’arco dell’anno, anche se le migliori sono quelle giovani, e si usano per aromatizzare arrosti di carne, formaggi e verdure conservate sott’olio, mentre la raccolta delle bacche si effettua in autunno.
Uno dei nemici dell’alloro è sicuramente l’oidio che può provocare dei danni alle foglie, ma posso essere limitati con la distribuzione di zolfo. Tra i parassiti animali ricordiamo le cocciniglie, emitteri di forma circolare che portano ad un ingiallimento e disseccamento delle foglie. Per la difesa possono essere utilizzati gli oli minerali.
Le foglie si possono consumare per uso culinario sia fresche sia secche. Per l’essiccazione si sistemano all’ombra, in un luogo aerato e una volta pronte durano circa un anno. Dopo tale periodo, perdono gran parte del loro aroma e assumono un sapore amarognolo. Le bacche, invece, si fanno essiccare al forno a bassa temperatura e si conservano poi dentro barattoli in vetro: hanno un sapore molto più forte e robusto delle foglie.
Proprietà
Alle foglie e alle bacche dell’alloro, ricchissime di olio essenziale, vengono riconosciute proprietà antisettiche e antiossidanti; le foglie fresche di questa pianta sono molto ricche di vitamina C, utili per stimolare le difese immunitarie dell’organismo. L’alloro ha anche proprietà antinfiammatorie e digestive e per questo viene impiegato, in decotti e tisane, in caso di coliche o disturbi della digestione.
Favorisce, inoltre, l’eliminazione della tosse e del catarro nei bronchi. L’alloro può essere usato anche per uso esterno per alleviare dolori reumatici o in caso di ematomi da trauma. Infine, può essere utile ricordare che l’alloro è un efficace repellente naturale contro gli insetti.
Curiosità
Nella mitologia greco-romana l’alloro era una pianta sacra che simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi olimpici e costituiva il massimo onore per un poeta. Tutt’oggi, si è soliti “coronare” il capo di un giovane neolaureato da una ghirlanda di alloro come simbolo di buon augurio.
(Fonte: Campagna Amica).
(Foto: web).
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