L’annuncio è stato dato dal governatore uscente Luca Zaia nelle scorse ore: oggi a Venezia, insieme al Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, è il giorno delle firme sulle prime intese dell’Autonomia del Veneto, la riforma che per l’amministrazione regionale sulla quale sta per calare il sipario è sempre stata una priorità.
Presentando pubblicamente quello che egli stesso ha definito “un evento storico”, Zaia ha detto che “questa è una storia che parte da molto distante”, ricordando il referendum del 2017 nel quale “applicai il quorum obbligatorio, pur non essendolo. Da lì è iniziata un’attività con decine, centinaia di tavoli e diversi problemi incontrati. Oggi portiamo a casa un dato concreto, firmando una pre intesa che non è una firmetta ma la conferma al ministero, e quindi al Governo che ringrazio, che noi approviamo la bozza concordata, dopodiché inizierà un iter che riguarda sanità, protezione civile, professioni e previdenza complementare e integrativa, prime quattro di 23 potenziali materie”.
Nel suo intervento, Calderoli ha detto: “Mettiamo in pratica una leale collaborazione tra lo Stato centrale e le Regioni. Abbiamo concluso i nostri lavori lo scorso settembre, poi abbiamo incontrato i presidenti delle Regioni interessate. Ho chiesto e ottenuto anche un confronto di maggioranza. Il senso di questo è avere un documento da cui partire e che serve a me per predisporre lo schema d’intesa da inviare a Governo, Conferenze e Parlamento, ritornando poi in Consiglio dei Ministri. Come obiettivo di questa legislatura ho l’ok alle intese in queste materie e il completamento di un altro capitolo, il federalismo fiscale”.
Calderoli ha riportato anche una lettera della premier Giorgia Meloni che si compiace per l’andamento e la prosecuzione dei “lavori in corso” sull’Autonomia: “La autorizzo a sottoscrivere gli accordi preliminari” si legge nella missiva.
Le firme – ha precisato Zaia – sono state fatte “con la stessa penna che usai per indire il referendum”. Ad esse sono seguiti una stretta di mano tra governatore e ministro e gli applausi dei presenti. Zaia ha annunciato che la stima, per la sanità veneta, sarà di poter avere margini di manovra su 300 (o più) milioni di euro in più.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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