Autonomia, Meloni: “Un volàno anche per il mezzogiorno”

La premier Giorgia Meloni ha incontrato oggi la stampa dopo uno stop forzato per motivi di salute

Nella conferenza stampa di fine anno – rinviata a questa mattina per problemi di salute della Premier – Giorgia Meloni tra i moltissimi temi trattati che spaziano dai migranti, all’economia fino ad arrivare alla riforma costituzionale “uno dei cambiamenti più importanti che si possono regalare all’Italia” ha voluto parlare anche di autonomia differenziata. Solo qualche giorno fa il vicepremier Matteo Salvini aveva affermato come il 2024 sarà l’anno dell’avvio dell’autonomia “che milioni di veneti hanno chiesto votando a un referendum”.

L’autonomia va di pari passo con il premierato, che non toglie comunque poteri al Capo dello Stato – ha dichiarato Giorgia Meloni – molto spesso ci sono sbilanciamenti tra lo Stato centrale e le regioni anche per la presenza di governatori (vedi Luca Zaia ndr) il cui mandato dura molti più anni di quelli di alcuni premier. Per questo motivo è fondamentale la riforma costituzionale“.

Le critiche che alcuni sollevano nei confronti dell’autonomia sono che questa nuova riforma accentuerebbe le già presenti differenze tra alcune regioni: “Non credo alle le sperequazioni tra nord e sud – conclude la Premier – perché l’autonomia non si applica come racconta qualcuno che tolgo a una regione per dare a un’altra. L’autonomia stabilisce il principio che se tu gestisci bene le tue competenze e le tue risorse lo stato può valutare di darti altre competenze da gestire”. 

“Penso che possa essere un volàno anche per il mezzogiorno – ha concluso Giorgia Meloni – non mi stupisce che i primi a schierarsi contro l’autonomia siano quelli che per esempio spendono peggio i fondi europei. Credo che un meccanismo di responsabilizzazione da nord a sud faccia semplicemente andare avanti e meglio quelli che sono più bravi”.

Parole, quelle di Giorgia Meloni, che hanno trovato il pieno appoggio e consenso di tutto il centro destra compreso il governatore del Veneto Luca Zaia tra i primi promotori – cinque anni fa – dell’autonomia: “Ringrazio la presidente Meloni per il riferimento chiaro, diretto, inequivocabile all’autonomia, letta con eccezionale lucidità nella sua caratteristica portante. – commenta Zaia -. Con questo suo intervento, la Meloni ha spazzato via mesi, anni di letture nebulose e interessate, come il concetto inusitato di secessione dei ricchi“.

“La nostra proposta di autonomia – conclude Zaia – è di fatto quella disegnata in sintesi oggi dalla Premier, che non toglie nulla a nessuno, ma premia i virtuosi, che non crea sperequazioni tra nord e sud ma le condizioni perché le Regioni più ‘indietro’, come quelle che non riescono a spendere i fondi Ue, possano progredire e guadagnarsi, proprio attraverso l’Autonomia e la responsabilità gestionale, un futuro migliore. Per cui oggi, di fronte ai giornalisti parlamentari italiani si è materializzato un importante passo avanti. Il miglior viatico per la discussione in Parlamento che inizierà a metà gennaio”.

(Foto: Qdpnews.it. Video: Regione Veneto).
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