Caos trasporti, la proposta della Regione: “Togliamo il distanziamento sociale tra colleghi nei mezzi pubblici”

Continua la preoccupazione delle autorità pubbliche della Regione Veneto in merito al tema dei trasporti con il governatore Luca Zaia impegnato a interpretare il nuovo Dpcm per capire se sia necessario produrre una nuova ordinanza regionale che disciplini questo settore.

Il Dpcm lascia spazio interpretativo al soggetto attuatore, il presidente della Regione, e in questo momento nel trasporto pubblico locale della Regione Veneto è ancora in vigore l’ordinanza regionale.

Il presidente Luca Zaia ha affermato di essersi confrontato con gli esponenti del governo, alla presenza dei colleghi presidenti di Regione, spiegando che ad oggi c’è un’importante ristrettezza rispetto al numero di persone trasportabili negli autobus, nei pullman, nei vaporetti e in tutti i mezzi pubblici.

Il Dpcm prevede una sorta di deroga per i conviventi e i congiunti ma Zaia ha sottolineato che lo scorso 13 aprile il governo ha firmato con le parti sociali il protocollo per la sicurezza negli ambienti di lavoro che prevede che uno o più lavoratori possano lavorare fianco a fianco se portano la mascherina.

Se gli stessi lavoratori vanno in autobus – ha affermato il presidente della Regione Veneto – devono stare distanziati mentre in fabbrica stanno attaccati. Questo è un primo tema che va risolto. Secondo tema: la comunità dei pendolari nella stragrande maggioranza dei casi è composta da abitudinari che ogni mattina vanno a scuola o a lavorare, magari con gli stessi orari. Per me questa è una comunità dal punto di vista sanitario perché condivide un viaggio e lo condivide da sempre assieme. Io ho chiesto che sia valutato anche questo aspetto”.

Per il presidente della Regione Veneto, se c’è la disponibilità dei colleghi di lavoro, potrebbe venir meno il distanziamento sociale all’interno dei mezzi di trasporto, sempre rispettando la regola della mascherina.

Secondo Zaia, infatti, il caos dei trasporti potrebbe avere una ricaduta traumatica e questo tema deve quindi essere in cima alle priorità del governo per trovare una soluzione equilibrata che tenga in considerazione le diverse criticità.

Il governatore della Regione Veneto si è espresso anche in merito al tema del bonus Covid ai politici: “Per quanto riguarda il mio partito il segretario è stato chiaro quando parla di sospensione. Io faccio appello a tutte le forze politiche: se cominciamo a trincerarci dietro la privacy non ne veniamo più fuori e resta questo sospetto strisciante tra tutta la comunità. L’appello che faccio è che tutti chiariscano la loro posizione. I cittadini dicono “fuori i nomi” e io penso che i cittadini debbano essere ascoltati su questo tema”.

Questi i dati di oggi, lunedì 10 agosto 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 1.317.402 tamponi, 1 milione e 200 mila test rapidi, 20.676 positivi in Veneto dall’inizio dell’epidemia (20 in più di ieri), 5.342 persone in isolamento, 112 ricoverati in area non critica (83 negativi e 29 positivi), 9 terapie intensive (3 pazienti negativi e 6 positivi), 3.767 dimessi e i morti in totale sono 2.083.

Pensando alla settimana di Ferragosto, Zaia ha rinnovato il suo appello ai giovani affinché non abbassino la guardia e continuino a portare le mascherine e a rispettare le regole sul distanziamento sociale, evitando prima di tutto gli assembramenti.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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