Continua l’allerta meteo. Bottacin: “Piave unico corso d’acqua importante senza interventi di mitigazione delle piene”

Nel punto stampa di oggi, martedì 9 giugno 2020, l’assessore della Regione Veneto alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin (nella foto), ha fornito alcuni aggiornamenti sui danni legati al maltempo degli ultimi giorni.

I problemi principali si sono verificati nelle Province di Verona, Vicenza e Treviso, in modo particolare nella Pedemontana ma non solo.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato il decreto dello stato di crisi: uno stato di crisi che è ancora aperto visto che l’allerta meteo non è finita, anche se per la giornata di oggi si attendono fenomeni meno intensi rispetto ai giorni scorsi.

Ieri la situazione più grave si è verificata nella zona di Castelfranco Veneto con 131 millimetri di pioggia nelle 24 ore (con alcuni momenti in cui ci sono stati 78 millimetri in due ore e 48 millimetri in un’unica ora verso le ore 19).

Problemi anche a Crespano (72 millimetri di pioggia) e Asolo (75 millimetri di pioggia) mentre il torrente Avenale, che attraversa il centro di Castelfranco Veneto, ha richiesto di intervenire sull’ospedale cittadino e sulla casa di riposo che sono stati messi in sicurezza grazie all’opera della Protezione civile.

Il torrente Avenale, nonostante i bacini di laminazione gestiti dal consorzio di bonifica, è esondato in centro a Castelfranco.

L’Avenale è un affluente del Muson dei Sassi che si è ingrossato e ha attraversato Castelfranco Veneto con un livello di 3 metri, superando anche il terzo livello di criticità (la preoccupazione maggiore era per i Comuni di Loreggia, Campodarsego e Camposampiero).

Problemi anche a Chioggia e nel Veneto Orientale con più di 400 interventi dei Vigili del fuoco e altrettanti interventi della Protezione civile per alberi e pali della luce schiantati, edifici e sottopassi allagati, piccoli smottamenti e taglio alberi.

Verso sera sono previste altre precipitazioni e l’assessore Gianpaolo Bottacin non esclude nuovi fenomeni particolarmente intensi per un’allerta meteo che continua.

L’assessore regionale alla Protezione civile ha parlato anche del problema dei bacini di laminazione nell’area di Castelfranco Veneto: “Servono altri bacini di laminazione, abbiamo un piano che stiamo cercando di portare avanti con molte difficoltà. Avete visto il dibattito sul bacino di laminazione che riguarda il Piave? Ricordo che il Piave è l’unico corso d’acqua importante del Veneto su cui non è ancora mai stato fatto alcun intervento di mitigazione delle piene. Voi capite le difficoltà che incontriamo tutti i giorni per intervenire ma anche gli aspetti burocratici non aiutano”.

“Poi quando succede l’evento qualcuno si chiede perché – conclude – Io credo, mi attirerò l’ira di tutti gli ambientalisti, che ci siano delle priorità e la sicurezza umana è la priorità assoluta. Io credo sia opportuno andare avanti ma sul bacino del Piave è in atto una discussione: all’ultima riunione in Prefettura sono stato accompagnato da due poliziotti. Il problema è che in questo Paese le normative sono complesse, soprattutto dal punto di vista ambientale”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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