La Regione si impegna a riattivare l’elisoccorso notturno “almeno” a Belluno, sorride anche Treviso

Continua la battaglia per migliorare il servizio di elisoccorso in Veneto. Come si legge dalla mozione presentata il 16 febbraio dal consigliere Piero Ruzzante, il consiglio regionale del Veneto impegna la giunta regionale, l’organo esecutivo della Regione, a riattivare il servizio di elisoccorso notturno “almeno” nella provincia di Belluno e nel territorio delle Prealpi venete (il territorio che si estende dal corso del fiume Adige alla Valcellina, fra le province di Trento, Verona, Vicenza, Treviso, Belluno e Pordenone).

La mozione quindi avrà delle ripercussioni anche per la provincia di Treviso. Infatti, come si legge dal documento, il mancato potenziamento dell’elisoccorso nella provincia di Belluno, che negli ultimi due anni aveva sospeso il “tempo prolungato”, aggrava il lavoro anche dell’elisoccorso trevigiano, con il rischio di un aumento dei tempi di soccorso per entrambi i territori di Treviso e Belluno. L’ulteriore rischio è quello di un Veneto non più all’avanguardia rispetto alle altre province e regioni che si stanno attivando a favore delle sperimentazioni sull’elisoccorso notturno, come Trento, Bolzano, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna.

L’approvazione di questa mozione sarebbe quindi un segnale positivo anche per la provincia di Treviso, come non manca di notare Daniele Dal Mas del “Comitato uniti per Valsalega”: “Io e Silvano De Nardi del quartiere della Val Lapisina auspichiamo che si arrivi all’attivazione del servizio in fase sperimentale nel 2019 e che finalmente si apra anche una discussione sulla necessità che gli enti segnalino tutti i cavi aerei o le teleferiche di cui non si è a conoscenza e che spesso sono causa di incidenti aerei con morti e feriti. Ringraziamo intanto il presidente della Provincia che sulla questione si è attivato scrivendo alla Regione Veneto per chiedere anche lui l’attivazione del servizio”.

(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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