“È vergognoso quello che sta accadendo”: ha esordito con queste parole il presidente Luca Zaia nel suo commento sulla situazione della fornitura dei vaccini in Italia.
Per il governatore non si può dare un piano di forniture, che si traduce in un piano vaccinale, con appuntamenti fissati e organizzazione delle strutture sanitarie, e poi comunicare che vengono sospese le forniture del 53% per il Veneto.
Zaia non ha nascosto la sua rabbia e ha sottolineato che in Italia ci sono Regioni che non hanno avuto nessun taglio delle forniture mentre altri territori sono stati “letteralmente azzoppati”.
“Se ci venisse messa in discussione la fornitura della prossima settimana anche di un solo vaccino – ha spiegato Zaia -, lo dico ai signor Pfizer, non riusciremo più a vaccinare con i richiami. Questa settimana, con alcuni aggiornamenti, potremmo riuscire ad attutire questo grave danno che ci è stato fatto”.
Il rischio è quello di sospendere la campagna vaccinale, con un buco di una settimana nelle vaccinazioni, e se la prossima settimana non arriveranno le dosi previste, non si potrà più vaccinare neanche per i richiami.
Zaia ha detto che vorrebbe capire che “premio Nobel è stato assoldato per decidere la distribuzione dei vaccini” e quale algoritmo è stato utilizzato per un taglio del 53% delle forniture.
Inoltre, il presidente, che ha spiegato che la Regione Veneto non ha un contratto con Pfizer, ha aggiunto che spera vivamente che a livello nazionale il governo si faccia sentire, ricorrendo anche alle vie legali.
Rimane da capire se a livello internazionale anche gli altri Paesi dovranno gestire una riduzione delle forniture.
Il Veneto pensa di tutelarsi per la ricaduta e i danni che i veneti avranno per questa situazione e Zaia spera in una distribuzione solidale di quello che rimane.
Rispetto al tema delle scuole, Zaia ha detto che il Comitato tecnico scientifico ha spiegato che, allo stato attuale delle conoscenze, le scuole sembrano essere un ambiente relativamente sicuro, purché si continui ad adottare le solite precauzioni contro il Covid.
Il presidente Zaia ha aggiunto che questa sera ci sarà una riunione con i presidenti delle Regioni per vedere cosa fare anche se le scuole si apriranno solo se la condizione sanitaria lo consentirà.
Le autorità politiche e sanitarie del Veneto, nonostante il calo dei contagi, continuano ad essere preoccupate perché questa pandemia ha abituato tutti a cambi di scena repentini.
Il governatore Zaia ha chiesto di portare la mascherina quando si vanno a trovare i non conviventi e di evitare gli assembramenti.
Questi i dati di oggi, lunedì 18 gennaio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.584.181 tamponi molecolari, 2.278.811 tamponi rapidi, 19.795 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 69.083 positivi in questo momento, 299.170 positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 998 positivi in più nelle ultime 24 ore, 3.015 ricoverati di cui 354 terapie intensive e 2.661 ricoverati in area non critica (54 in meno di ieri), 8.025 morti in totale (47 in più di ieri) e 12.971 dimessi (84 persone dimesse).
La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 5,04%.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Regione Veneto).
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