Natale, tempo di bilanci. È così anche per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ieri nella sede della giunta regionale di palazzo Balbi a Venezia ha tenuto il tradizionale incontro di fine anno con la stampa, rappresentata dalla segretaria del sindacato dei giornalisti del Veneto, Monica Andolfato e dal presidente dell’ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori.
Il governatore del Veneto ha fatto il punto sulle tematiche portanti che hanno interessato il 2018: un anno paragonato a un volo intercontinentale con diverse turbolenze, considerate oggi sostanzialmente superate. Schierata al fianco di Zaia tutta la giunta regionale con il vice presidente Gianluca Forcolin e gli assessori Federico Caner, Cristiano Corazzari, Elena Donazzan, Giuseppe Pan, Gianpaolo Bottacin, Manuela Lanzarin, Roberto Marcato e Elisa De Berti.
“Gli auguri a tutti i veneti arrivano dalla squadra del Veneto”, ha esordito il presidente della Regione. Poi il bilancio dell’anno in dirittura d’arrivo a cominciare da quella che Zaia ha definito “la madre di tutte le battaglie”: l’autonomia del Veneto. “Per noi la trattativa è chiusa – ha spiegato il governatore – e le materie in oggetto restano 23. L’autonomia va al di là di ogni colore politico e renderà la virtuosità veneta endemica a livello nazionale. Se dovesse passare scriveremo una pagina di storia. Restiamo in attesa di una chiamata del Governo”.
E l’attesa è durata poco. Nel tardo pomeriggio di ieri, dopo il Consiglio dei ministri, il premier Giuseppe Conte, con il ministro degli affari regionali Erika Stefani e il vicepremier Matteo Salvini, ha annunciato che firmerà con Zaia l’intesa per l’autonomia del Veneto il prossimo 15 febbraio.
A seguire il passaggio sulla tragedia della montagna veneta colpita dal maltempo. “È una partita che dobbiamo vincere insieme per far risorgere la nostra montagna”, ha proseguito il presidente della Regione dopo aver ringraziato la stampa regionale per l’attenzione dedicata alla cronaca del disastro.
Quindi il punto sulla Pedemontana il cui cantiere oggi è al 56 percento del completamento. Decisa la posizione di Zaia: “L’economia veneta ha bisogno di una viabilità efficace che colleghi le nostre province. Andremo avanti”. Ma anche il focus sulla candidatura di Milano-Cortina ai giochi olimpici invernali del 2026, ulteriore vetrina per il rilancio della montagna veneta a carattere internazionale.
L’attenzione si è poi spostata su un’altra candidatura, quella delle colline tra Conegliano e Valdobbiadene a patrimonio dell’umanità Unesco. “Il dossier rivisto in funzione delle osservazioni di Icomos – ha chiosato il governatore del Veneto – è in stampa. Grazie al comitato scientifico abbiamo ridisegnato la core zone, ma non si pensi che questo comporti ulteriori vincoli o punti alla tutela del prosecco superiore e dei vigneti. La candidatura mira alla cultura e al paesaggio del territorio”.
A chiudere l’incontro di fine anno a palazzo Balbi sono state le note dell’orchestra “Sio” diretta dal maestro Roberto Fantinel.
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(Fonte: Gianluca Renosto © Qdpnews.it).
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