Incidente stradale mentre si allena nel Vicentino, muore a 51 anni l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin

03/03/2021 – Trofeo Laigueglia – Laigueglia (Sv) 1.Pro nella foto: Davide Rebellin (Work Service Marchiol Vega) © Michele Ghiglione – Riccardo Scanferla – Photors.it

Travolto da un tir sulla Strada regionale 11 a Montebello Vicentino, non lontano dallo svincolo autostradale dell’A4. Secondo una prima ipotesi è morto così, oggi pomeriggio, l’ex ciclista professionista Davide Rebellin: era nato a San Bonifacio (Verona) il 9 agosto 1971. Aveva chiuso la carriera su strada il 16 ottobre scorso, alla Veneto Classic, ma sembrava già imminente il suo approdo nel Gravel.

Porta un nome illustre l’ennesima vittima delle strade venete in questo 2022: Rebellin era in sella alla sua bicicletta quando è entrato in contatto con il mezzo pesante. Un urto che non ha lasciato scampo all’ex campione, che in 30 anni esatti da “pro” si è distinto principalmente come specialista delle classiche su strada. Tra i suoi successi più gloriosi compaiono infatti la vittoria dell’Amstel Gold Race nel 2004, le tre Freccia Vallone (2004, 2007, 2009) e una Liegi – Bastogne – Liegi (2004, indubbiamente il suo anno d’oro) oltre a una tappa del Giro d’Italia.

Da poco più di un mese, Rebellin aveva dato l’addio al ciclismo agonistico in occasione della sua partecipazione alla Veneto Classic. E lo scorso 30 maggio fu applauditissimo il suo “giro d’onore” al Cycling Stars Criterium di Valdobbiadene.

Unanimi la costernazione e il dolore tra familiari, amici, tifosi e appassionati di ciclismo, e in particolare nel quartier generale del suo team dopo la notizia dell’incidente costato la vita al campione veronese, che nelle ultime due stagioni aveva vestito i colori della Work Service Vitalcare Videa. “In questo momento così tragico il pensiero va alla famiglia, agli amici e ai suoi cari a cui voglio manifestare, a nome di tutto il team, la nostra vicinanza e le più sentite condoglianze” ha commentato il presidente Demetrio Iommi.

“Non ci sono parole per commentare una notizia del genere che ci lascia tutti sgomenti. Davide non è stato solo un nostro atleta ma un vero e proprio punto di riferimento per i giovani del nostro team, per tutto lo staff e per il marchio Dynatek. La sua attenzione, la sua esperienza e il suo stile erano apprezzati da tutti coloro che avevano l’onore e il piacere di collaborare con lui. Ha lasciato un segno indelebile in tutti noi e ancora non riusciamo a capacitarci di una perdita così grave” ha commentato il patron Massimo Levorato.

Cordoglio è stato espresso anche dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Con Davide Rebellin il ciclismo veneto perde una delle sue figure storiche, un esempio di atleta e di uomo andato ben oltre la sua pur strepitosa carriera agonistica. Spero che il suo esempio di passione possa essere seguito dai ragazzi che, a vario livello, si cimentano con lo sport del pedale, lo sport veneto per antonomasia. Il dramma di Davide lascia un segno profondo in tutti noi, in chi ama lo sport, in chi ha visto in lui il campione da sostenere sempre e comunque. Alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene rivolgo le mie più sentite condoglianze”.

“Rebellin – conclude Zaia – nonostante i suoi 51 anni si era ritirato da poco dal professionismo, esempio più unico che raro di longevità. Anche così ci ha dato il segno del suo immenso amore per quella bicicletta con la quale ha scritto pagine indimenticabili del ciclismo internazionale, nazionale e veneto”.

(Foto: Photors.it – Ufficio Stampa Work Service Vitalcare Videa).
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