Mattarella ha firmato il Decreto legge per l’autonomia. Zaia: “Ora si apre la via verso il Parlamento”

Il Presidente Sergio Mattarella durante un impegno pubblico dello scorso gennaio
Il Presidente Mattarella durante un impegno pubblico dello scorso gennaio

Firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il decreto di legge per l’autonomia differenziata, che ora può essere presentato in Parlamento.

“Il percorso verso l’autonomia differenziata segna un una nuova tappa nel suo cammino istituzionale – commenta il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia -. È un atto importante per il prosieguo del progetto che è in totale armonia con la nostra Costituzione. La nostra Carta fondamentale, infatti, nasce squisitamente autonomista, caratteristica che è stata ribadita con la Legge costituzionale del 2001″.

Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri arriva dunque un altro passaggio importante per l’autonomia, che secondo lo stesso Zaia “apre la via verso il Parlamento. Come insisto a ripetere l’autonomia non è contro nessuno, non è un’invenzione di qualcuno ma è un’opportunità per tutti. Come ha ricordato proprio il Presidente Mattarella a Monza, è condizionata al rispetto e all’attuazione del dettato della Costituzione”.

Solo qualche giorno fa alcuni sindaci del Sud Italia si sono mobilitati contro l’autonomia. “Dimostreremo che sono energie sprecate per nulla – ha ribattuto Zaia – penso che l’autonomia farà più bene al sud che al nord”.

Soddisfazione per la firma posta da Mattarella è espressa anche da Alberto Villanova, presidente dell’intergruppo Lega-Liga Veneta in consiglio regionale: “La firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sui disegni di legge delega per la riforma fiscale e di disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario sono il semaforo verde per la discussione in Parlamento della riforma sull’Autonomia – commenta -. Una firma importantissima che rappresenta l’ennesimo passo avanti verso una riforma che l’Italia della meritocrazia aspettava con ansia. Qualcuno, con la solita inutile e strumentale polemica, aveva cercato di convincere Mattarella a bloccare l’iter. Un tentativo di ostruzionismo ottocentesco, l’Italia e le Regioni hanno bisogno di progresso ed efficienza, non c’è tempo da perdere”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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