Nessun nuovo morto in Veneto per Coronavirus. Il governatore Zaia: “Continuate a utilizzare i dispositivi”

Nessun nuovo morto in Veneto per Coronavirus: questa l’informazione più importante contenuta nel bollettino presentato oggi, mercoledì 3 giugno 2020, nel punto stampa nella sede della Protezione civile regionale con il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

Questi i dati di oggi rispetto all’emergenza Coronavirus in Veneto: 695.053 tamponi (5.771 in più di ieri), 19.164 persone positive (2 in più di ieri), 1.267 persone in isolamento (44 meno di ieri), 380 ricoverati (5 ricoverati in più con 106 positivi su 380), 24 terapie intensive (3 in meno di ieri con solo 2 positivi), 3.387 dimessi, i morti in totale sono 1.921 (nessun nuovo morto) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 70.

Il governatore Luca Zaia ha spiegato di essersi confrontato con il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, per discutere sulla possibilità di valutare l’utilizzo dei mezzi pubblici con la capienza da omologazione.

Se la proposta di Zaia dovesse andare in porto, i cittadini potrebbero utilizzare i mezzi pubblici, recuperando il 50% dei posti inutilizzati, con l’obbligo di indossare la mascherina, visto che non sono disponibili mezzi alternativi e in vista della futura apertura delle scuole.

In merito al tema degli assembramenti del fine settimana, con tante foto pervenute alle autorità regionali, Zaia ha definito fisiologico quanto accaduto anche se non si può ancora abbassare la guardia.

“Utilizzate i dispositivi – ha ribadito Zaia – Il Veneto dal primo giugno ha applicato il dpcm che dice che la mascherina si usa nei luoghi chiusi o all’aperto in caso di assembramento. Mi dispiace che ci siano ancora dei complottisti, soprattutto pensando alle persone morte e agli ammalati”.

Il Veneto vuole allentare ancora le regole ma, in merito alla partita dei centri estivi per la fascia 0-3 anni, Zaia ha dichiarato che dal governo non sono ancora arrivate delle indicazioni su come muoversi.

Per quanto riguarda le donazioni, invece, si è arrivati a 57 milioni 717 mila 988 euro donati per 38.701 donatori.

Sono state donate 3 mila bottiglie dall’azienda Serena Wines 1881 agli operatori sanitari dei reparti Covid del Veneto.

Delusione del presidente Zaia per i ritardi negli accordi tra i Paesi europei per la riapertura dei confini e per la necessità di specificare le modalità e le condizioni.

“Questa incertezza ci ammazza – ha aggiunto Zaia sul tema degli aeroporti – servono un tavolo e un coordinamento europeo per rassicurare gli operatori”.

Il governatore del Veneto non si è sbilanciato sulla campagna per rilanciare il turismo del Veneto, soprattutto le spiagge dell’Adriatico, con possibili pubblicità sui media nazionali anche grazie ad un progetto condiviso da alcuni governatori del Nord.

Sul tema della chiusura dei parchi, Zaia ha spiegato che oggi il Coronavirus non inficia più l’apertura degli stessi: la decisione è quindi demandata ai sindaci.

“Non c’è nessuna legge – spiega Zaia in merito alla presunta esclusione di persone anziane da alcune strutture ricettive – che permetta al gestore di una struttura ricettiva di escludere determinate persone per le prenotazioni. Spero che non sia accaduto”.

Dubbi del Presidente della Regione Veneto sui dati di cui potrebbe disporre l’App “Immuni” e sugli effetti che l’utilizzo di questa applicazione potrebbe generare nella popolazione.

L’app sulla quale sta lavorando il Veneto potrebbe avere una funzione di bio-sorveglianza, a differenza dell’App Immuni che si occupa di tracciabilità.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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