Pari opportunità in ambito professionale, Regione Veneto in prima linea

Sonia Brescacin, consigliere regionale e Presidente della V Commissione Politiche Socio Sanitarie della Regione Veneto

Con la Legge del 2022 sulla “Promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità”, la Regione Veneto si è proposta di garantire a tutte le donne pari opportunità nel mondo del lavoro, in termini sia salariali, sia di progressione di carriera. La legge introduce misure per contrastare molestie sul lavoro e per evitare licenziamenti durante i congedi o il periodo post-partum, nonché per proteggere le donne da pressioni per dimissioni volontarie da parte dei datori di lavoro.

“Le mancanze nel raggiungere la parità di genere sono spesso dovute a interessi o norme culturali preesistenti – afferma Sonia Brescacin, consigliere regionale e Presidente della V Commissione Politiche Socio Sanitarie della Regione Veneto -. Desidero evidenziare l’impegno del Consiglio Regionale Veneto, nella promozione della parità di genere, con l’istituzione di un Registro delle imprese virtuose nel rispetto di tali principi”. Questo registro è aperto a imprese pubbliche e private (compresi i liberi professionisti), che rendono trasparenti i dati relativi all’occupazione, alla retribuzione e alla formazione dei propri dipendenti. Le imprese iscritte al registro potranno accedere a vantaggi finanziari e una migliore percezione dell’immagine aziendale, in particolare se assumono donne vittime di violenza o traffico di esseri umani.

La legge prevede un finanziamento di 100 mila euro e interventi per premiare le aziende che promuovono la carriera delle donne, campagne pubbliche a favore dell’occupazione femminile di qualità, programmi di reinserimento per le donne vittime di violenza e misure per favorire la conciliazione tra lavoro e vita familiare.

Inoltre, la Giunta regionale ha invitato le strutture regionali e le società controllate a inserire clausole nei bandi pubblici che garantiscano punteggi aggiuntivi e benefici economici alle imprese iscritte al registro.

Ancora Sonia Brescacin: “La parità fra uomo e donna è uno degli assunti che nella nostra epoca sembrano già acquisiti, eppure, per quanto l’opinione in generale sia condivisa da tutti, nei fatti spesso non è così”. Per questo, le iniziative elencate si aggiungono agli sforzi regionali degli ultimi decenni, che hanno già sostenuto le imprenditrici, promosso politiche di conciliazione tra lavoro e vita familiare e fornito programmi di formazione e welfare familiare.

I dati confermano che la situazione delle donne nel Veneto è migliore della media nazionale, con un tasso di occupazione del 60% e una quota di posizioni dirigenziali femminili pari al 31,7%.

(Foto: Sonia Brescacin).
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