Regione, un tavolo su crisi aziendali e occupazione per l’aumento dei costi di produzione. Donazzan: “Apriamo un confronto con le multiutilities”

L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, supportata dall’Unità di Crisi aziendali, ha incontrato ieri le parti sociali, datoriali e sindacali per fare il punto sull’andamento delle produzioni rispetto all’aumento dei costi energetici e delle materie prime relativamente all’impatto occupazionale che ne può derivare in Veneto.

Si è trattato di un incontro di aggiornamento rispetto a quelli che si sono svolti lo scorso 30 dicembre con le parti datoriali e associazioni di categoria, e del 13 gennaio con i sindacati.

“Sono emerse alcune questioni rilevanti – ha spiegato Elena Donazzan al termine -. Abbiamo concordato innanzi tutto la necessità di effettuare un monitoraggio mensile e continuativo sul dato occupazionale per verificare cosa si stia muovendo anche in relazione alle casse integrazione ordinarie che vengono attivate e sfuggono al quadro complessivo. Ciò al fine di capire se si tratta di casse integrazioni date da una riduzione della produzione oppure derivante da altri fattori. Ho chiesto alle parti datoriali di poter verificare da quali fattori specifici siano determinate: approvvigionamento di componentistica, difficoltà nel reperire prodotti, aumento dei costi energetici, eccetera per capire le effettive ragioni del rallentamento”.

È stato quindi concordato che Veneto Lavoro fornirà un quadro mensile sull’andamento dell’occupazione in modo continuativo e puntuale. “Chiederò che venga posta attenzione – precisa Donazzan -, non solo alle tipologie contrattuali stipulate o al tipo di risoluzioni occupazionali legate all’età, al titolo di studio, eccetera, ma anche ai settori interessati. Capire l’andamento delle produzioni ci aiuterà a capire l’impatto occupazionale”.

Le parti tutte hanno chiesto di poter interloquire con la Regione in un tavolo unico tra l’assessorato al lavoro e quello allo sviluppo economico ed energia, che aveva già incontrato le associazioni di categoria sul tema il 27 gennaio.

“Favoriremo tale incontro – indica Donazzan – anche in seguito ad approfondimenti che ho richiesto. Anzitutto dobbiamo aprire un confronto con le imprese che producono energia e servizi, le multiutilities. In secondo luogo serve capire quale strategia adottare a breve termine per sostenere le imprese, in particolare avendo una voce univoca nelle richieste che formuleremo al Governo. E infine un approfondimento va fatto sull’utilizzo dei fondi (Fondo Sociale Europeo, FESR e PNRR) in Veneto perché le politiche energetiche devono rispondere alle esigenze che emergono dalla nostra regione. Il Veneto è il motore d’Italia insieme a Lombardia ed Emilia Romagna, regioni con le quali è utile condividere le proposte che andremo a formulare al più presto al Governo”.

Il tavolo ha inoltre approfondito con il responsabile nazionale del settore energia della CISL gli aspetti più rilevanti legati all’energia, ai problemi strutturali e non congiunturali, facendo alcune riflessioni su tutti gli aspetti dei vari àmbiti energetici, da quello legato alle fonti rinnovabili all’idroelettrico e al gas, per vederne l’impatto sul tessuto produttivo e nel territorio veneto in termini immediati e strategici.

“Il Veneto ha titolo per dire di che cosa ha bisogno – conclude l’assessore regionale al lavoro – e diritto di formulare proposte, perché se si fermasse il Veneto si fermerebbe l’intera nazione”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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