Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, attraverso un comunicato pubblicato nel proprio sito istituzionale, ha informato di avere avviato, con la massima urgenza, un’azione di monitoraggio sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere viarie e non.
In assenza di indicazioni formali da parte del ministero, la sezione del Veneto dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) ha diffuso una circolare firmata dalla presidente Maria Rosa Pavanello e dal direttore Carlo Rapicavoli, fornendo alcune informazioni disponibili ai Comuni.
Dal comunicato del ministero si apprende che “le direzioni generali del ministero invieranno a tutti gli enti e soggetti gestori di strade, autostrade e dighe una comunicazione formale in cui si chiede che entro il 1° settembre vengano segnalati al ministero stesso tutti gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio riscontrate sulle infrastrutture di propria competenza, corredando le relative segnalazioni di adeguate attestazioni tecniche e indicazioni di priorità”.
“Dove si ravvedano criticità – prosegue il documento – il ministero invierà una task force composta da dirigenti del Mit e da esperti indipendenti. La task force, che agirà sotto il coordinamento della struttura tecnica di missione, avrà il compito di vigilare sullo stato di salute delle infrastrutture per prevenire qualsiasi situazione di pericolo”.
Ai Comuni non verrà data alcuna comunicazione formale sul monitoraggio stesso. “Non disponiamo, pertanto, di note ufficiali sulle modalità del monitoraggio – dichiara Anci Veneto – e in altre regioni sono pervenute comunicazioni diversificate. Malgrado le richieste di chiarimento, non è dunque possibile al momento fornire indicazioni univoche”.
Le informazioni vanno trasmesse entro il 1° settembre al ministero, al dipartimento per le Infrastrutture, tramite pec all’indirizzo dip.infrastrutture@pec.mit.gov.it e al provveditorato Interregionale per le opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, sempre tramite pec scrivendo a oopp.triveneto@pec.mit.gov.it
“Per ottemperare alla richiesta del ministero – prosegue Anci Veneto – si consiglia quindi di predisporre una scheda sintetica, indicando i principali interventi ritenuti necessari, classificati in ordine di priorità sulla base di una valutazione di rischio, evidenziando sia gli elementi tecnici disponibili che le presumibili provviste economiche necessarie, nonché, se presente, il livello di progettazione”.
“In considerazione del limitato tempo disponibile – aggiunge Anci Veneto – andrebbero comunque tramesse le segnalazioni di rischio eventualmente già accertate precedentemente da perizie o atti formali, indicando priorità, eventuali costi di intervento stimati e precisando se gli interventi siano stati inseriti nella programmazione triennale”.
(Fonte: Anci Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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