Venezia, presentazione della nomina Unesco. Restucci: “Ora dobbiamo creare nuovi cittadini”

Questa mattina, mercoledì 10 luglio 2019, palazzo Balbi a Venezia, sede della Giunta Regionale del Veneto, ha ospitato la presentazione della nomina Unesco del paesaggio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, alla presenza di tutti i sindaci dei Comuni che potranno fregiarsi dell’ambito titolo di “Patrimonio dell’Umanità”.

Dopo l’atteso verdetto di Baku, infatti, era doveroso celebrare ufficialmente quella che può essere definita una vittoria di un intero territorio e di tutta la sua gente. Il primo ad intervenire è stato il presidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia.

Sono davanti a dei sindaci innamorati del loro territorio – ha dichiarato il governatore Zaia – per raccontare quella che è stata un’avventura faticosa. L’area delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ora Patrimonio Unesco, si è data regole di virtuosità, per esempio bandendo il glifosate”.

“Entro 120 giorni – prosegue il presidente Zaia – sarà elaborato il piano di gestione perché ora dobbiamo ragionare come un’azienda unica. C’è la necessità di formare le guide turistiche e di sviluppare gli alberghi diffusi, puntando sul turismo emozionale. Dobbiamo capire che, da noi, un vecchio fienile ristrutturato sarà meglio di un grande albergo. Alla commissione Unesco, infatti, abbiamo garantito che nella “core zone” non saranno edificati nuovi alberghi ma si incentiverà il recupero di strutture già presenti“.

venezia unesco

“Ora questo territorio è patrimonio di tutti – conclude Zaia – e il mondo ci potrà dire: “Come stai gestendo il mio sito Unesco? “. Sarà opportuno entrare in quest’ottica e dedico questa vittoria a chi, in quei luoghi, moriva di fame e non ha potuto godere del benessere attuale. Ringrazio i sindaci dei Comuni del Patrimonio Unesco, il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e il comitato scientifico che ha lavorato alla candidatura. Ora non roviniamo tutto con il pessimismo”.

Dobbiamo proteggere queste colline – ha dichiarato Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg – perché questo sito dovrà essere fruito dalle generazioni future“.

Nei due interventi finali, l’architetto Leopoldo Saccon, responsabile del dossier di candidatura Unesco, e il professor Amerigo Restucci hanno sottolineato l’importanza della futura sfida di gestione di questo patrimonio finalmente riconosciuto a livello internazionale.

“Ora – ha affermato il professor Restucci – dobbiamo creare dei nuovi cittadini“.

Il cambiamento di mentalità di chi vive nel territorio dei Comuni premiati con il riconoscimento Unesco, infatti, dovrà cogliere le grandi opportunità che arriveranno grazie all’atteso sviluppo turistico che coinvolgerà svariati settori dell’economia locale.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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