Zaia: “La squadra del Veneto si merita l’autonomia”. Disciplinata la fascia 0-3 anni nella nuova ordinanza

La nuova ordinanza firmata questa mattina, giovedì 4 giugno 2020, dal presidente della Regione Veneto riguarda i servizi per l’infanzia per la fascia 0-3 anni.

Dall’8 giugno 2020 sarà consentito lo svolgimento dei servizi per l’infanzia per bambini di età compresa tra gli 0 anni e i 3 anni.

Su richiesta della Regione Veneto, infatti, la Conferenza delle Regioni ha adottato le linee guida su questo tema per tutte le Regioni.

La Conferenza delle Regioni, inoltre, ha chiesto al governo il recepimento delle linee guida in un dpcm e un passaggio per la validazione da parte del comitato tecnico scientifico.

Non è ancora arrivato nulla da parte del governo e il governatore Zaia ha spiegato che le linee guida sono state validate dai Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle Regioni e che non si tratta di “una prova muscolare” nei confronti dello Stato.

Sul tema degli informatori scientifici, l’ordinanza chiarisce che agli stessi è consentito l’accesso nelle strutture sanitarie regionali anche in deroga alle disposizioni limitative sugli accessi adottate dalle singole strutture.

È consentita anche l’attività delle sale gioco per bambini e adolescenti nel rispetto delle regole di sicurezza e verranno disciplinati anche gli incontri protetti per i minori.

L’utilizzo delle piscine condominiali di edifici con almeno nove comunità abitative è subordinato al rispetto delle prescrizioni stabilite per le piscine e quindi si potranno aprire anche queste realtà.

L’efficacia temporale dell’ordinanza è fissata fino alla prossima domenica 27 giugno e i dettagli della stessa saranno resi pubblici nelle prossime ore.

Zaia ha parlato anche della crisi del lavoro in Veneto come effetto dell’emergenza Coronavirus con grandi preoccupazioni per il comparto del turismo e per le possibili infiltrazioni della criminalità.

Per il governatore Luca Zaia il Veneto, che ha votato tutti i provvedimenti del governo, merita l’autonomia per quello che ha dimostrato nella lotta al Coronavirus: “A Roma la parola autonomia la percepiscono come una sottrazione di potere. In Veneto, invece, la percepiamo come un’assunzione di responsabilità. Dovremmo trovare un punto d’incontro tra chi pensa di perdere potere e chi pensa di volere più responsabilità. Questo Paese esce dal Medioevo solo se sceglie una nuova logistica o ossatura istituzionale, e quindi inizia un nuovo Rinascimento, se no siamo finiti”.

Gradualmente le Regioni dovranno affrontare tutti gli altri temi come quello degli sport di squadra, delle sagre, delle fiere, dei congressi e dei grandi eventi con delle novità che potrebbero arrivare prossimamente.

Zaia conferma la volontà di riaprire le frontiere con gli altri Stati, anche se questa mattina il professor Crisanti ha affermato in una trasmissione televisiva che l’Austria fa bene ad essere cauta nell’apertura dei confini con l’Italia.

Confortanti i dati di oggi, giovedì 4 giugno 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 707.434 tamponi (12.381 più di ieri), 19.168 positivi (4 in più di ieri), 1.225 persone in isolamento (42 persone in meno rispetto alla giornata di ieri), 365 ricoverati dei quali solo 97 sono Covid, 21 persone in terapia intensiva (3 in meno di ieri con solo 2 persone Coronavirus), 3.403 dimessi (16 in più di ieri), 1.934 morti in totale (13 in più di ieri e 1.385 morti in ospedale) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 97.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it 

Total
0
Shares
Articoli correlati