Zaia sull’impugnativa del corso di laurea in Medicina a Treviso: “Non mi interessa, gli studenti si iscrivano”

La Regione Veneto sta procedendo alla stesura di una nuova ordinanza per la disciplina dei cinema, degli spettacoli in generale, dei teatri, delle discoteche, delle sagre, delle fiere, delle sale gioco e dei casinò.

Il governatore Luca Zaia pensa di chiudere tra il 15 giugno e la fine del mese la partita delle autorizzazioni che mancano per far ripartire tutte le attività che ancora non hanno potuto riprendere con i ritmi pre-Covid.

Il numero dei contagiati è spesso al di sotto dello 0,3 per mille e quindi è diminuita la virulenza del virus, fenomeno confermato ieri dal professor Paolo Navalesi, direttore dell’Istituto di Anestesia e Rianimazione dell’azienda ospedaliera di Padova.

Martedì ci sarà una nuova Conferenza delle Regioni per trattare ancora una volta il tema delle riaperture e anche quello dei finanziamenti alla sanità delle Regioni.

Noi oggi abbiamo spese che superano i 200 milioni di euro in totale – ha spiegato il Presidente della Regione Veneto – più 35 milioni all’anno di spesa che ormai si stabilizzerà per le nuove assunzioni che sono state fatte. Ringrazio tutti i donatori, che ormai hanno donato quasi 58 milioni di euro, ma noi abbiamo comunque 200 milioni di buco e di spese che dobbiamo ripianare”.

Ieri il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e il vicepresidente Giovanni Toti hanno inviato una lettera concernente l’argomento delle elezioni, confermando la posizione delle Regioni per una convocazione che sia la più repentina possibile.

Il governatore Zaia ha sottolineato che se la convocazione fosse a settembre sarebbe opportuno farla nella prima metà del mese, prima dell’apertura delle scuole.

Nel punto stampa quotidiano, il presidente della Regione Veneto si è espresso anche sul tema del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso, definito dal governatore “la realizzazione di un sogno e la conclusione di un percorso”, che è stato messo in discussione dal governo che ha impugnato la legge regionale del Veneto che istituiva il corso di laurea in Medicina a Treviso.

“Ieri ho chiamato il ministro Boccia e devo dire che si è dimostrato disponibile – ha dichiarato il presidente Zaia – Onestamente ho l’impressione che questa sia un’impugnativa che sia un po’ scappata di mano, che sia più un’impugnativa di qualche Azzeccagarbugli degli uffici che della politica. Non voglio giustificare il governo perchè ha tutte le responsabilità visto e considerato che ha dato l’impugnativa”.

“C’è una finestra per dimostrare che siamo persone perbene – prosegue – l’impugnativa si può presentare fisicamente come giorno ultimo il 16 giugno. Quindi il Consiglio dei Ministri ha dato mandato di presentare l’impugnativa, ma ha ancora dei giorni prima di depositarla. Ieri ne ho parlato anche con il ministro Speranza e con il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. È ridicolo impugnare un provvedimento del genere dicendo che i 6 milioni di euro per attivare questo corso vengono pescati nei 9 miliardi e 600 milioni del budget sanitario della Regione Veneto”.

“Qualcuno teorizza che i 6 milioni siano una sorta di sopruso, non è che andiamo a rubare – conclude – A me risulta che dopo il Covid abbiamo capito tutti che ci servono medici, ci serve formazione e bisogna investire. Il mio invito al governo è di prendere in mano queste carte, di chiuderle velocemente perché gli esiti di una partita come questa sono inimmaginabili. A me non interessa niente dell’impugnativa, noi andiamo avanti. Gli studenti si iscrivano perchè l’anno accademico 2020-2021 avrà gli studenti a Treviso. Il conto lo pagherà chi va a dire che questa formula è sbagliata”.

Questi i dati del bollettino di oggi, sabato 6 giugno 2020, relativi all’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 729.633 tamponi (9.100 più di ieri), 1.057 persone in isolamento (88 in meno di ieri), 19.182 positivi (8 in più rispetto alla giornata di ieri), 323 ricoverati (82 positivi su 323), 16 terapie intensive (solo 2 persone su 16 sono Coronavirus), 3.439 dimessi (21 persone dimesse ieri), 1.949 morti in totale (11 in più di ieri e 1.398 morti in ospedale) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 100.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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