Alle rive del Piave, nella storica struttura della Federazione Italiana Tiro a Volo di Santa Lucia di Piave, si è celebrata una giornata di sport e solidarietà che ha messo in luce non solo i risultati agonistici, ma anche l’impegno sociale di chi da anni anima questa disciplina.
È un campo dove ci sono cinque pedane, con sei concorrenti: cinque in pedana e uno a giro, di rincalzo. Ogni tiratore affronta cinque piatti per postazione, seguendo le macchine indicate come A, B, C, D ed E, che alternano tre singoli e un doppio. Completata la serie, i partecipanti si spostano alla pedana successiva fino a completare 25 piatti.
Diverso è lo sporting, detto anche “camminato”, che si svolge in mezzo alla natura: ogni campo comprende tre pedane, solitamente in collina o nei boschi, dove le traiettorie possono variare molto di più rispetto al piano, con piatti che salgono, scendono o attraversano il campo.
La squadra di San Biagio di Callalta, guidata dal presidente Anteo Susigan, è protagonista dal 2008 nel panorama del tiro a volo, con una lunga serie di successi che hanno portato il nome del gruppo ai vertici nazionali. “Siamo partiti molti anni fa – racconta Susigan – quando ho cercato di unire i tiratori migliori in un’unica squadra. La scelta ha dato frutti immediati e nel 2008, durante il campionato disputato a Santa Lucia, abbiamo conquistato il primo titolo”.
Da allora i risultati non si sono fermati: campionati regionali, nazionali e piazzamenti di prestigio, con quattro vittorie, tre secondi posti e tre terzi posti nell’arco di dieci anni. Non sono mancati aneddoti, come quando una cartuccia dimenticata compromise una gara a Parrano, o le sfide affrontate in soli tre tiratori invece che in quattro, riuscendo comunque a vincere il titolo. “Il segreto – aggiunge Susigan – è l’allenamento costante, ma anche il sacrificio. Nei primi anni la famiglia ha dovuto sopportare molte assenze, ma per emergere nello sport serve impegno totale”.
Accanto alle soddisfazioni, Susigan non nasconde un rammarico: “Rimango un po’ deluso perché non c’è stata continuazione, cioè il ricambio generazionale sul nostro sport. Ci siamo rimasti io, il mio amico più anziano e i nostri figli, ma sotto non c’è ricambio. Mi dispiace perché anche noi, con l’età, non tutti i giorni siamo uguali e i risultati ne risentono. Ci sarebbe bisogno di giovani, ma è difficile attrarli: noi siamo anche cacciatori, e nella caccia purtroppo c’è una moria. Ogni dieci anziani che se ne vanno, forse arrivano uno o due giovani. Oggi questo mondo non è più sentito come un tempo, e a scuola la caccia viene spesso criminalizzata. Se non hai un familiare che ti introduce, è quasi impossibile intraprendere questo percorso”.
La stagione 2025 ha comunque regalato nuove vittorie: Susigan, a 70 anni, ha conquistato il primo posto a Bergato e a Pesaro nel percorso caccia in pedana, confermando ancora una volta la passione che lo accompagna da decenni.
Accanto all’aspetto sportivo, la squadra ha avviato anche un percorso di solidarietà. Lo scorso anno una gara a Carbonera ha permesso di devolvere l’intero ricavato a un’associazione locale. Quest’anno l’esperienza è stata ripetuta, con una manifestazione benefica organizzata il 3 agosto e dedicata all’Advar, alla quale sono stati destinati 2 mila euro. “Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato – sottolinea Susigan – dai giudici di gara agli sponsor, fino ai tanti partecipanti. Senza di loro queste iniziative non sarebbero possibili”.
Il valore di questo campo e della sua storia è sottolineato anche da Antonio Maccarelli, che dal 2012 gestisce la struttura di Santa Lucia di Piave, attiva da oltre 60 anni e oggi considerata una delle più grandi del Veneto. “Ci troviamo alle rive del Piave, in una struttura della Federazione Italiana Tiro a Volo nata negli anni Sessanta e che ho rilevato nel 2012-2013 – spiega Maccarelli –. Qui si svolgono campionati federali di primo livello, come i Gran Premi di Fossa Olimpica e di Skeet, oltre a gare delle associazioni sportive locali. In particolare quest’anno abbiamo ospitato, per il secondo anno consecutivo, una gara benefica promossa dalla Federcaccia di San Biagio di Callalta: il ricavato è stato devoluto alla Casa dei Gelsi – Advar, con la consegna simbolica direttamente alla presidente dell’associazione. È stato un gesto che dimostra come lo sport possa unire passione e solidarietà, diventando un valore da diffondere in tutti i sensi”.
La squadra attuale è composta da Anteo Susigan, Denis Susigan, Luigino Vicentin e Giancarlo Zorzetto, con il sostegno di una quindicina di sponsor che, con premi e contributi, hanno reso possibile l’organizzazione degli eventi. La passione per il tiro a volo a San Biagio di Callalta continua così a intrecciarsi con i valori della comunità: sport, sacrificio, amicizia e solidarietà.
(Autrice: Mihaela Condurache)
(Articolo, foto e video: Mihaela Condurache)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata