Dopo la morte avvenuta la settimana scorsa di Gigliola, l’asinella con la quale condivideva la stessa tettoia, Iroso, anzi il generale Iroso, ultimo mulo alpino, nonostante i suoi 40 anni (equivalenti a oltre 120 tra gli umani) non voleva saperne più di mangiare, e in definitiva di rimanere ancora da solo.
Toni De Luca (nella foto con Iroso e Winie), alpino di vecchio stampo che lo sta accudendo da decenni sulle colline di Anzano, ha pensato bene di rivolgersi al suo vicino, Marzio Bruseghin, che di asini ne ha un allevamento. E al posto di Gigliola da giovedì della scorsa settimana c’è Winie, una asinella più piccola e vivace, e dopo qualche giorno di diffidente convivenza si sono piaciuti, e oggi stanno festeggiando San Valentino.
“Marzio che non finirò di ringraziare, quando gli ho chiesto aiuto, mi ha detto di prendere la bestiola che volevo, e così abbiamo fatto. Mi ero preoccupato non poco, già con gli acciacchi che ha Iroso il fatto che non mangiasse poteva procurargli altri problemi – conferma De Luca – ma ho visto che proprio da ieri ha ripreso a mangiare, si sono accettati, e anche ieri l’asinella era sdraiata accanto a Iroso, che l’annusa sempre interessato”.
Winie è ora in prestito nella stalla di De Luca: “Marzio non ha voluto venderla, mi ha detto che posso tenerla con Iroso finchè lui mancherà – conferma Toni De Luca-. La sua età d’altra parte è così avanzata. Gigliola è morta che non ce lo aspettavamo, era più giovane. Ma si è ammalata qualche giorno dopo il 40.mo compleanno di Iroso, e non si poteva andare avanti a iniezioni. Comunque l’ho trovata accasciata una mattina e Iroso era chino su di lei come se volesse dirle di rialzarsi. E da quel giorno per il dispiacere della morte della compagna, il vecchio mulo ha rifiutato le sacche quotidiane di cibo. Ma ora si è ripreso”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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