Electrolux, lunedì nuovo vertice tra azienda, sindaci e sindacati. Chies: “Timidi passi in avanti, serve una soluzione definitiva”

Electrolux, lunedì nuovo vertice tra azienda, sindaci e sindacati
Electrolux, lunedì nuovo vertice tra azienda, sindaci e sindacati

È entrato nel vivo il negoziato che riguarda l’Electrolux e in particolare lo stabilimento di Susegana: martedì 30 maggio si è svolto un incontro a Mestre tra organizzazioni sindacali, azienda e sindaci dei territori interessati (per Conegliano Fabio Chies, per Santa Lucia di Piave e Susegana i primi cittadini Fiorenzo Fantinel e Gianni Montesel).

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto anche l’intervento del Governo, per seguire le vicende societarie, oltre a un’attenzione alla qualità del lavoro dei dipendenti, a fronte di un aumento del ritmo di produzione.

Intanto c’è chi, come Chies, auspica che gli investimenti previsti restino nel territorio: “Sono stati fatti timidi passi in avanti, ma non sono abbastanza: ci ritroveremo il prossimo 5 giugno – ha affermato -. Auspico che l’investimento, da oltre 110 milioni di euro, rimanga sul territorio e si trovi una soluzione definitiva“.

Ad aprile c’era già stato un maxi investimento per lo stabilimento suseganese, accolto favorevolmente dal territorio, con una prospettiva di assunzione dell’ordine di un centinaio di operai. Ora, con questo investimento ulteriore, destinato al rafforzamento tecnologico dell’Electrolux, messo in campo con l’obiettivo di aumentare la concorrenza della multinazionale nel settore degli elettrodomestici, il pensiero espresso dai primi cittadini riguarda le conseguenze in termini di occupazione e di indotto, nel caso di un mancato accordo tra azienda e sindacati (accordi per i quali il dialogo si protrae da tre mesi) o della chiusura dello stabilimento.

Un pensiero pronunciato dai sindaci alla vigilia dell’incontro di coordinamento tra azienda e sigle sindacali. A margine dell’incontro del 30 maggio, intanto, si sono espresse a riguardo proprio le organizzazioni sindacali, fino al livello più alto, quello nazionale.

“È certamente positivo che la direzione aziendale dichiari l’intenzione di investire 110 milioni di euro, nonché́ l’obiettivo di incrementare i volumi produttivi, allargando la gamma della piattaforma di frigoriferi – hanno scritto in una nota Cgil, Cisl e Uil -. Tuttavia, come noto, a fronte di ciò viene avanzata una richiesta di modificare l’organizzazione del lavoro e di incrementare il gettito produttivo a 120 pezzi l’ora, il che pone il delicato problema di cercare di coniugare l’investimento con la salvaguardia delle condizioni di lavoro”.

“Come condizioni preliminari alla discussione su un incremento del gettito produttivo, abbiamo chiesto la salvaguardia dell’attuale regime di pause, la collocazione in linea di cadenziatori e la subordinazione del suddetto incremento all’effettiva realizzazione dell’investimento con coerenti aumenti di volumi – proseguono -. Resta in ogni caso da concordare un punto di incontro sul possibile incremento di gettito orario, con relativo incremento occupazionale”.

“Sui possibili cambiamenti di controllo societario, invece, Electrolux non rilascia alcuna dichiarazione. Di conseguenza chiediamo al Governo un effettivo interessamento – aggiungono -. Infine, abbiamo accolto con favore la disponibilità̀ di Electrolux a prestare sostegno ai lavoratori e ai concittadini colpiti dall’alluvione, sostituendo le apparecchiature elettrodomestiche danneggiate ai propri dipendenti colpiti nella propria dimora e avviando una raccolta di contributi da parte dei dipendenti, a cui si aggiungono 30 mila euro della Food Foundation che, inoltre, darà 20 mila euro alla Protezione civile, accordando la precedenza nella vendita della cosiddetta seconda scelta a Forlì̀”.

“Electrolux ha dunque accolto alcune delle nostre richieste per sostenere i colleghi e concittadini della Romagna” concludono i sindacati.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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