A marzo scorso i consumi di energia elettrica in Italia sono in diminuzione dell’1,4% rispetto allo stesso mese del 2023.
l Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 25,7 miliardi di kWh.
l Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti congiunti di calendario e temperatura, fa ribaltare il segno della variazione (+1,1%).
l Tale inversione è stata determinata dalla presenza dell’“effetto Pasqua” e di 2 giorni lavorativi in meno (21 invece di 23); inoltre, la temperatura media mensile è stata superiore di 0,6°C rispetto a marzo 2023.
l A livello territoriale, la variazione tendenziale di marzo è stata negativa al Nord e al Centro (rispettivamente -2,2% e -1,1%) e sostanzialmente stabile al Sud e Isole (+0,3%).
l Inoltre, lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 79,6% dalla produzione nazionale e per la quota restante (20,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
l Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 5,2 TWh, il 23% in più rispetto a marzo 2023. La produzione nazionale netta è risultata pari a 20,7 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 41,8% della domanda elettrica (era il 33% a marzo 2023).
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Antonio Bevacqua – Sistema Ratio Centro Studi Castelli