Limite di 30 all’ora, rotatoria, “cuscini berlinesi”: al vaglio le contromisure alle corse folli in via Giunti

La riunione “all’aperto” di ieri

In via Giunti, ai piedi di Collalbrigo, sarà sperimentata una rotatoria sulla curva, uno strumento contro il problema dell’alta velocità che i residenti lamentano. Un’arteria resa ancor più pericolosa anche dal fatto che non presenta in ogni punto un marciapiede utile ai pedoni.

È quanto emerso durante la riunione tenutasi ieri lunedì sera all’aperto, nella nuova area verde ricavata all’incrocio tra la stessa via Giunti e via Marcantoni. 

Durante l’incontro sono stati presi in esame i risultati di un questionario digitale, già in precedenza presentato ai residenti, per capire la loro opinione in merito alla situazione attuale in via Giunti (strada di transito e dove si verificano velocità eccessive) e nelle laterali annesse, oltre alla proposta di dispositivi di moderazione del traffico, che potrebbero essere implementati.

Risultati illustrati per avere una visione comune, utile per un eventuale incontro con l’amministrazione comunale, come in precedenza chiarito.

A condurre l’incontro è stato Ezio Marchioni, promotore del questionario insieme a Gabriele Mies, di fronte ai residenti e al consigliere comunale Matteo Zucol, intervenuto in rappresentanza del Comune.

Marchioni ha fatto presente che via Giunti non potrà essere chiusa, essendo una strada di collegamento con Collalbrigo, tuttavia potrebbe essere lì istituito il limite di velocità di 30 chilometri orari, a fronte degli attuali 50.

“Una velocità ridotta diminuisce l’inquinamento acustico e atmosferico – ha affermato Marchioni -. Finché non rompiamo il ghiaccio, sarà una situazione che non cambierà. Se siamo tutti convinti e uniti, ci sono maggiori possibilità che qualcosa venga fatto”.

Eliminare il traffico di attraversamento, chiudere alcune stradine per renderle a senso unico e soprattutto limitare le velocità eccessive e rischio di sorpassi pericolosi sono stati gli aspetti più citati durante la riunione, anche dai residenti.

In sostanza, secondo i presenti, se si riducesse la velocità ci sarebbero più possibilità di evitare incidenti o pericoli per pedoni e automobilisti. Un tema che riguarda non solo via Giunti ma tutto il quartiere, se si conta che anche via dell’Enologia, come segnalato, sarebbe troppo trafficata, sia da auto che da mezzi pesanti.

“Moderare il traffico significa avere un quartiere più accessibile e più sicuro, più salutare – ha aggiunto Marchioni -. Mancano un attraversamento pedonale sulla curva di via Giunti e un marciapiede all’altezza della Pianca School”.

Secondo il questionario, la maggioranza dei partecipanti ha espresso la volontà che qualcosa venga fatto per risolvere il problema. Una possibile soluzione? regole di circolazione precise e una “segnaletica a forte impatto”, indicante il limite di velocità pari a 30 chilometri orari.

Ai tradizionali dossi, spesso rigettati dalle amministrazioni perché di intralcio ai mezzi di soccorso, è preferita l’opzione dei “cuscini berlinesi”, ovvero i particolari dossi di forma quadrata, non estesi a tutta la carreggiata, sicuramente meno impattanti per il transito delle ambulanze.

“Il problema di via Giunti, verso Collalbrigo, è che la strada è stretta: non è possibile fare i marciapiedi – è stata la replica di Zucol -. C’è un progetto di prova che consiste nel posizionare una piccola rotonda con new jersey (se la rotatoria fosse più grande, si dovrebbe procedere con gli espropri). Sarà un esperimento in partenza“.

Nel frattempo, Zucol ha chiesto di ricevere i risultati del questionario, per farli visionare anche al comandante della Polizia locale Claudio Mallamace. La questione di via Giunti è quindi tuttora aperta.

(Foto: Qdpnews.it riproduzione riservata).
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