Cordignano, via ai lavori di restauro conservativo della chiesa parrocchiale

Era la notte tra il 3 e il 4 aprile 2013 quando crollò un pezzo di intonaco dal soffitto della chiesa parrocchiale di Cordignano lasciando aperta una ferita che comportò inizialmente l’inagibilità dell’edificio sacro e quindi la messa in sicurezza attraverso la posa di impalcature interne. Oggi, a distanza di sei anni, tutto è pronto per dare il via ai lavori di restauro che, secondo la tempistica prevista, dovrebbero partire nella seconda metà del corrente mese di maggio, per concludersi entro la fine dell’anno in corso.

Ad occuparsi dell’intervento sarà la ditta Terna di Pieve di Soligo, mentre è stato lo studio dell’architetto Carlo Piccin a redigere il progetto definitivo. Il restauro conservativo, approvato dalla Sovrintendenza ai beni artistici di Venezia, costerà 470 mila euro di cui 300 mila saranno a carico della Chiesa italiana attraverso i fondi Cei dell’8 per mille, mentre 170 mia euro verranno pagati dalla parrocchia stessa. Per far fronte alla spesa la comunità parrocchiale si è attivata in questi anni attraverso attività benefiche atte a raccogliere fondi. Ora saranno contattate anche le ditte del luogo affinché possano, se lo desiderano, elargire il proprio contributo.

Risale a sette mesi fa l’ok dato dalla Cei per il finanziamento e da allora si è tenuto il bando di gara al quale hanno aderito complessivamente sei ditte. Subito dopo l’incidente, che fortunatamente ha avuto luogo di notte senza il coinvolgimento di persone, la parrocchiale di San Cassiano del Meschio è rimasta chiusa per sei mesi e le funzioni sono state ospitate in altri luoghi tra cui la chiesa della Casa di Riposo San Pio X e le parrocchiali di Pinidello e di Ponte della Muda. I ponteggi, tuttora esistenti, che coprono l’intero soffitto, sono stati installati anche grazie al contributo della Diocesi di Vittorio Veneto che si è occupata di sostenerne il costo. In questo modo, in tutti questi anni, la chiesa ha potuto ospitare normalmente funzioni e liturgie. Per poter realizzare i lavori verrà innalzata una nuova incastellatura che sostituirà l’impalcatura attuale.

A vedere per l’ultima volta la chiesa con il soffitto intatto furono, la sera del 3 aprile 2013, il parroco insieme alla coppia di sposi che vi si era recata per le prove del matrimonio previsto per il sabato successivo. Ad accorgersi dei calcinacci caduti sopra i banchi da 12 metri di altezza fu, all’indomani, la sacrestana quando aprì la parrocchiale.

(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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