Terzo mandato sì o no? Sartor: “In ogni caso non mi ricandiderei a sindaco, ma sarò in lista”

Il sindaco di Cornuda Claudio Sartor

Alla fine del consiglio comunale dello scorso 21 dicembre, il sindaco Claudio Sartor ha annunciato che, anche in caso di superamento del limite dei due mandati consecutivi per i Comuni sopra i 5 mila abitanti, non si ricandiderà a primo cittadino di Cornuda.

Una decisione che arriva dopo l’addio alla politica dell’ex sindaco Bruno Comazzetto, che negli ultimi anni è stato tra le fila dell’opposizione.

Sartor si è avvicinato alla politica da giovane, riconoscendosi nei valori della Lega, primo tra tutti l’impegno per l’autonomia e il federalismo.

Attualmente ricopre anche il ruolo di consigliere provinciale con delega alla viabilità ed è stato uno degli amministratori più votati della provincia di Treviso.

Tra le sue battaglie vanno ricordati il miglioramento delle condizioni della linea ferroviaria, il sostegno ai risparmiatori delle Popolari Venete e il nuovo Ponte di Vidor.

A Cornuda lascia un paese proiettato verso il futuro grazie al cantiere del nuovo Polo Scolastico di via XXX Aprile, insieme ad altri investimenti importanti.

Per la poltrona di primo cittadino di Cornuda sembra lanciatissimo l’attuale vicesindaco con delega ai lavori pubblici Enrico Gallina, che ha condiviso con Sartor e il resto della squadra di assessori le progettualità e le sfide amministrative degli ultimi anni.

“Andiamo incontro al termine di un mandato amministrativo – ha detto Sartor in consiglio comunale – e si cambierà anche il sindaco. Al di là che si faccia o meno il terzo mandato, io non continuerò la mia esperienza da primo cittadino e quindi sarà un momento di cambiamento non indifferente. A tutti auguro di affrontare il 2024 con determinazione, voglia di fare e con grande entusiasmo per il bene della nostra comunità a cui teniamo tutti, al di là delle sfumature e delle opinioni che possiamo avere”.

Cosa vuole dire ai cornudesi dopo due mandati da sindaco?

“Le mie amministrazioni hanno cambiato il modo di programmare l’attività amministrativa. In precedenza, nei cassetti non si trovavano mai progetti pronti o capacità di finanziamento. Negli ultimi anni abbiamo stabilito un vero record per i finanziamenti raccolti. Escludendo quelli per le scuole, abbiamo portato a casa oltre 4 milioni di finanziamenti statali o regionali. Attualmente a Cornuda sono attivi o in procinto di partire 10 cantieri per oltre 20 milioni”.

Quali sono i principali progetti?

“Oltre al Polo scolastico, voglio ricordare la messa in sicurezza del torrente Ru’ Nero, l’ammodernamento degli impianti di illuminazione delle vie La Valle, Zanini e Madonnetta, oltre ad altre opere su strade e aree pubbliche. Lascio cantieri e spazi di finanziamento almeno fino al 2026. Due cose di cui vado fiero sono, in primis, l’aver risolto il problema del medico di base, altrimenti 1500 cittadini sarebbero dovuti andare fuori Cornuda per trovare un medico. Sono orgoglioso anche di essermi speso per il Punto Assistenza Risparmiatori, che ha permesso a 1500 ex risparmiatori di Veneto Banca e BPVI di fare la richiesta del fondo risparmiatori a costi agevolati”.

Ci racconta qualche aneddoto legato alla sua attività amministrativa in paese?

“Aneddoti ce ne sarebbero molti. Sicuramente la vittoria alle elezioni comunali del 2019. Il 70% è stato un dato sorprendente e un’attestazione di stima importante, che sento ancora oggi. Un risultato che va considerato con il ruolo dei miei consiglieri e assessori. Accanto a me ho avuto gente che ha lavorato tanto, che ha dato molto. L’ultimo mandato è stato condizionato da due anni di Covid e due anni di aumento dei costi dei materiali. I primi hanno mandato in tilt le attività sociali e culturali, i secondi ci hanno messo in difficoltà finanziarie e nei tempi per realizzare le opere pubbliche”.

Che Cornuda lascia?

“Lascio una Cornuda impostata molto bene sotto il profilo delle opere pubbliche, della programmazione urbanistica e dei servizi sociali. Mi preoccupa invece la vita sociale. Non c’è un ricambio nelle associazioni e tanto disimpegno, anche se non sono cose su cui un sindaco può fare molto”.

Quale sarà il suo futuro?

“Credo che ci sia un inizio e una fine per tutto. Dopo 11 anni (ho fatto un anno da vice sindaco vicario), posso fare un passo a lato. Sicuramente sarò nella lista di Fare per Cornuda per il consiglio comunale. Con qualche nuovo innesto, sapremo continuare ad amministrare bene il nostro Comune. Ma per i prossimi mesi, fino alla fine del mandato, ho ancora degli obiettivi e dei progetti per Cornuda”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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