A Mareno di Piave il 2 giugno ha un doppio significato: si festeggiano la Repubblica e il “covid-free”

Nella giornata di oggi, martedì 2 giugno 2020, in tutte le piazze Italiane si festeggia la festa della Repubblica, ma nel comune di Mareno di Piave la celebrazione che questa mattina si è tenuta di fronte al municipio ha un doppio significato: da una parte la tradizionale ricorrenza del voto che nel 1946 vide la nascita della Repubblica Italiana, dall’altra la notizia che tutti nel comune aspettavano.

Mareno di Piave è covid-free, nella tarda serata di ieri è arrivata la comunicazione che annunciava la guarigione degli ultimi positivi al covid-19; notizia ribadita da parte del sindaco Gianpietro Cattai nel discorso di questa mattina: “Questa è una data importante per tutto il comune, sono infatti zero i casi positivi, tutti i 23 cittadini che avevano contratto il virus ora stanno bene, ma è necessario non abbassare la guardia mantenendo comportamenti responsabili, mi permetto di ricordarlo soprattutto ai più giovani visto che delle persone contagiate metà avevano meno di 50 anni”.

A causa della limitazione degli assembramenti dovuti dal periodo, erano presenti alla celebrazione, che si è svolta con l’alzabandiera sulle note dell’inno italiano suonato dal maestro Ugo Granzotto, solamente l’amministrazione comunale e i corpi d’arma del comune: Alpini, bersaglieri, artiglieri d’Italia, fanti e paracadutisti che hanno reso omaggio a quella che è stata l’ultima celebrazione del 2 giugno in questa posizione.

Dal prossimo anno, infatti, il pennone della bandiera, a seguito dei lavori di rifacimento della piazza (qui l’articolo), sarà spostato probabilmente nel lato opposto del municipio.

“La Festa della Repubblica ci ricorda oggi che siamo tutti chiamati a metterci a disposizione della Comunità – conclude il primo cittadino – mettendoci al servizio dei valori più alti che stanno alla base del benessere comune. In particolare ora che l’emergenza sanitaria sembra risolversi dobbiamo impegnarci, con tutte le nostre forze, a sanare le ferite sociali ed economiche che questo periodo ci ha lasciato”

La speranza è quella che nei prossimi anni il 2 giugno non sia solamente la festa della Repubblica, ma anche il simbolico giorno della rinascita dopo l’emergenza sanitaria che ha colpito indistintamente il nostro territorio.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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