“Non ci si può muovere da casa. Ma nel cuore tutti abbiamo i nostri defunti. E come accade in altri momenti dell’anno liturgico, anche per Pasqua avremo voluto poter andare in cimitero per sistemare la tomba che accoglie le spoglie dei nostri cari, per portare loro fiori nuovi, per recitare una preghiera. Quest’anno non lo possiamo fare. Come per altro non è stato possibile come comunità, in questo ultimo periodo, celebrare i funerali e accompagnare al cimitero quanti sono venuti a mancare. Come segno di rispetto verso i defunti e verso tutte le famiglie, abbiamo pensato di rendere decoroso questo luogo sacro, grazie ai nostri operai comunali“.
Il pensiero per chi non c’è più è del sindaco di Orsago, Fabio Collot. In questi giorni di Settimana Santa, per i credenti periodo fondamentale di avvicinamento alla Santa Pasqua, dunque, vista l’impossibilità da parte delle famiglie di uscire e portare un fiore ai propri cari defunti, l’Amministrazione comunale ha deciso di riordinare il cimitero, togliendo fiori secchi e piante sfiorite.
In aggiunta, per poter lasciare un segno pasquale, i due ingressi principali domani mattina, sabato 11 aprile e vigilia di Pasqua, saranno abbelliti con corone di ulivo e fiori come segno di pace e speranza per tutti quanti. Si tratta di una attività straordinaria, diversa dalla manutenzione e dallo sfalcio delle aree a prato data in appalto dall’ente locale ad una specifica ditta.
L’Amministrazione comunale nel frattempo, grazie ai volontari della Protezione civile, è riuscita a consegnare a tutte le famiglie orsaghesi le mascherine.
Da un lato ha potuto far arrivare ai residenti quelle distribuite dalla Regione Veneto, dall’altro ne ha acquistare come Ente locale altre 5000, sempre dalla stessa azienda che ha fornito l’Ente regionale, che hanno ulteriormente incrementato la disponibilità dell’importante dispositivo di protezione individuale (Dpi).
“Le prime forniture di mascherine da parte della Regione Veneto – ha spiegato il primo cittadino – arrivavano un poco alla volta, giorno dopo giorno. Avendo le disponibilità economiche come Ente locale, vista la necessità di far arrivare questo Dpi a tutti nei tempi più brevi, ne abbiamo ordinate altre 5000. Così abbiamo potuto effettuare una doppia distribuzione a tutte le famiglie, arrivando a tutte le persone”.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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