Orsago, il Tar dà ragione al Comune: bocciato il pirogassificatore di via Camparnei

Il Tar del Veneto ha respinto il ricorso della ditta Rgm Energy contro il Comune di Orsago, in riferimento al diniego per la realizzazione del pirogassificatore in via Camparnei.

“Il tribunale amministrativo – spiega il sindaco di Orsago Fabio Collot – ha ribadito che la realizzazione dell’impianto di pirogassificazione non può essere conseguita mediante ricorso alla procedura abilitativa semplificata (pas). Inoltre, ribadisce il Tar, si tratta di un impianto produttivo privo dei requisiti di carattere soggettivo ed oggettivo richiesti dalla legge regionale 11 del 2004 per l’edificabilità in zona agricola. Anche le altre censure della ditta ricorrente sono state rigettate in toto ed è stata rigettata pure la domanda di risarcimento del danno di oltre un milione e mezzo di euro”.

“E’ stata inoltre dichiarata l’inammissibilità dell’impugnazione del regolamento comunale per gli impianti a biomassa approvato dal consiglio comunale – riporta ancora il primo cittadino – che disponeva una serie di prescrizioni per la localizzazione di tale tipo di impianti in zona agricola. Da ultimo, Rgm Energy è stata condannata a rimborsare il Comune di Orsago delle spese di giudizio pari a 5 mila euro più oneri accessori”.

La vicenda era iniziata nel marzo 2017, quando la ditta in questione presentò al Comune di Orsago un’istanza volta alla realizzazione di un impianto di pirogassificazione per la produzione di energia elettrica e calore con l’uso di biomasse vegetali, sotto forma di cippato di legno vergine ottenuto da attività forestali mediante procedura abilitativa semplificata (Pas).

Il consiglio comunale di Orsago ad aprile adottò, primo Comune della provincia di Treviso, il regolamento “per la disciplina degli impianti alimentati a biomassa”. L’impianto di pirogassificazione doveva essere realizzato all’interno di un annesso rustico già esistente, ma il Comune ad aprile ne dispose l’interruzione al termine di 30 giorni per la formazione del silenzio assenso e il divieto di effettuare l’intervento con molteplici motivazioni di natura urbanistica, edilizia, di viabilità e di sicurezza, come l’impianto Liquigas che sorge a breve distanza.

Rgm Energy ha poi fatto ricorso al Tar chiedendo una sospensiva e ottenendo una sentenza favorevole. Il Comune di Orsago, difeso dall’avvocato Primo Michielan, si è opposto in appello al Consiglio di Stato, che ha ribaltato la sentenza del Tar dando ragione al Comune.

Ora è arrivata la sentenza definitiva del Tar del Veneto. “Si è rivelata un successo su tutta la linea, ottenuto grazie alla competenza e all’impegno di tutti, amministrazione ed uffici comunali – esulta il sindaco Fabio Collot – Un ringraziamento particolare va allo studio legale Michielan di Mogliano Veneto, che ha seguito con competenza e passione il caso. Ringraziamo anche i cittadini che ci hanno sostenuto in questa battaglia, facendo in modo che anche un piccolo Comune potesse prevalere su interessi più grandi”.

“Al di là della vittoria ottenuta dal Comune di Orsago – chiosa il sindaco Collot – riteniamo sia una sentenza storica che farà giurisprudenza anche per le altre amministrazioni che si troveranno a lottare contro l’installazione di impianti a biomassa installati in zone non idonee”.

(Fonte: Comune di Orsago).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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