Bagno dentro la fontana di piazza Vittorio Emanuele II. Il sindaco: “Identificheremo i ragazzi e li denunceremo”

Un bagno nella fontana di piazza Vittorio Emanuele II a Pieve di Soligo che costerà caro a due giovani che alle ore 7.30 di questa mattina, domenica 26 luglio 2020, hanno voluto rinfrescarsi divertendosi all’interno del manufatto che si trova proprio davanti a Palazzo Vaccari.

Il sindaco di Pieve di Soligo, informato dell’accaduto, ha spiegato che, dopo aver identificato i ragazzi, li denuncerà oltre alla misura di prevenzione dell’allontanamento dal territorio del Comune con foglio di via obbligatorio.

Per il sindaco Stefano Soldan, infatti, persone che adottano un simile comportamento, che potrebbe essere emulato da altri ragazzi con rischi per il decoro pubblico e la tranquillità sociale, non sono gradite alla comunità di Pieve di Soligo ed è meglio che non si aggirino indisturbate per il paese.

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C’è anche un video che mostra chiaramente i ragazzi che sguazzano liberamente all’interno della fontana, urlando “siamo i numeri uno” e schizzandosi l’acqua come si farebbe al mare o in piscina.

Una classica bravata estiva che non può rimanere impunita per impedire che altri giovani si cimentino in comportamenti simili, con il rischio di una reazione a catena difficile da gestire.

Inoltre, arrivano segnalazioni anche dal parco del Soligo dove alcuni bambini, monitorati a distanza dai genitori, entrano nel fiume proprio dove l’acqua scorre in modo più impetuoso, con il rischio di cadere scivolando rovinosamente tra i sassi levigati dalla corrente.

Pieve bimbi nel soligo
Sarà il caldo, sarà che non tutti si possono permettere di andare a fare un bagno al mare o forse le più classiche spregiudicatezza e assenza della percezione del pericolo da parte dei ragazzi, ai quali si aggiunge anche la voglia di sfidare l’autorità di pubblica sicurezza, tant’è che questi episodi sono sempre meno rari.

Va detto che nel Quartier del Piave le spiagge sul fiume Piave, le piscine e altri contesti dove potersi rinfrescare in sicurezza, soprattutto senza violare la legge, non mancano certamente.

In attesa di conoscere l’identità dei due “nuotatori mattutini”, bisognerà capire anche il ruolo della terza persona presente accanto ai giovani e che, molto probabilmente, li stava filmando con l’obiettivo di diffondere il video tra i coetanei per un piccolo momento di celebrità, ormai prassi consolidata nelle nuove generazioni.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di un lettore e Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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