Chiedono scusa ai pievigini dopo il bagno nella fontana della piazza. I ragazzi: “Abbiamo sbagliato”

Si sono pentiti, chiedendo ufficialmente scusa alla comunità di Pieve di Soligo, il diciannovenne e il ventiduenne che ieri mattina, domenica 26 luglio 2020, hanno fatto un bagno in costume dentro la fontana di piazza Vittorio Emanuele II, in pieno centro storico (qui l’articolo).

Il senso di colpa dei giovani, cresciuto probabilmente dopo la lettura del gran numero di commenti di condanna del loro gesto nei social, li ha spinti a recarsi in Comune ad ammettere le loro colpe davanti al sindaco Stefano Soldan.

In paese, infatti, si era creato un vero dibattito, che non si è limitato alle sole piattaforme informatiche, tra chi ha considerato la vicenda una classica bravata estiva da giovani, sottolineando che anche in passato succedevano queste cose per le quali spesso si chiudeva un occhio, e chi invece si è scagliato contro i ragazzi con commenti social molto pesanti.

Le prime parole del sindaco di Pieve di Soligo, indispettito dal comportamento dei ragazzi, sono state di piena denuncia della condotta dei due giovani per il rischio concreto che altri coetanei possano emulare queste azioni.

Dopo le scuse pubbliche dei due autori del “bagno proibito”, invece, l’atteggiamento del sindaco di Pieve di Soligo è cambiato, visto che di questi tempi non è molto comune un riconoscimento così repentino delle proprie responsabilità.


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“Chiediamo scusa alla comunità di Pieve di Soligo perché queste cose non vanno fatte – ha affermato uno dei due giovani alla presenza del sindaco Stefano Soldan -. Sabato sera eravamo andati con degli amici al mare a Jesolo e al ritorno, presi dall’euforia, siamo entrati nella fontana della piazza. Dopo aver realizzato quello che abbiamo fatto, ancor prima di essere identificati, abbiamo deciso di incontrare il sindaco per ammettere le nostre colpe”.

“Apprezzo che i ragazzi abbiano chiesto scusa pubblicamente e siano venuti a parlare con me prima che iniziassimo a visionare il contenuto delle telecamere – ha dichiarato il sindaco di Pieve di Soligo -. Voglio precisare che non ci sono stati danni materiali alla fontana e posso dire che i giovani hanno fornito le loro generalità alla polizia locale perché, nel caso in cui dovessero reiterare comportamenti simili, le conseguenze saranno molto più pesanti”.

Per il sindaco Stefano Soldan, l’azione di aver riconosciuto le proprie colpe e di aver scelto di chiedere scusa pubblicamente ai pievigini è un esempio per altri giovani.

Sicuramente i due ragazzi, senza dimenticare il terzo giovane che li ha filmati mentre sguazzavano nella fontana di piazza Vittorio Emanuele II, ci penseranno due volte prima di commettere un’altra azione simile.

Nell’era dei social e delle chat, infatti, i video e le immagini non girano solo nei canali utilizzati dai giovani, ma spesso anche nelle chat degli amministratori pubblici e delle forze dell’ordine.

Ciò che in un primo momento potrebbe far sorridere una persona, appena uno realizza ciò ha fatto, comprendendo le conseguenze delle proprie azioni, assume poi sfumature dai contorni sicuramente differenti.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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