Fondazione “Francesco Fabbri” dona un sistema per il trattamento dell’aria alla Casa per Anziani Onlus

Nella giornata di ieri, mercoledì 15 luglio 2020, alla presenza del presidente della Fondazione Casa per Anziani Onlus di Pieve di Soligo, Francesco Roccatelli, il presidente della Fondazione “Francesco Fabbri”, l’ingegner Giustino Moro, ha donato alla struttura un sistema per il trattamento dell’aria “Atmosphere Sky”.

Continua l’attenzione di diverse realtà del territorio per la casa di riposo pievigina, dopo le donazioni che hanno interessato la struttura nella fase più acuta dell’emergenza Coronavirus.

Sono stati tanti gli episodi in cui privati cittadini, associazioni e aziende di Pieve di Soligo hanno voluto manifestare la loro vicinanza a chi, nei mesi più delicati dell’epidemia, si è occupato di una delle fasce più fragili della popolazione: gli anziani.

“Da sempre – spiega Paola Gaiarin, direttrice della Fondazione Casa per Anziani Onlus di Pieve di Soligo – la famiglia Fabbri, nella persona del senatore Francesco e delle sorelle Maria Teresa e Maria, si è distinta nella promozione di iniziative sociali in aperto dialogo con tutti i soggetti territoriali. Oggi la Fondazione “Francesco Fabbri” e tutto il consiglio di amministrazione continuano il percorso di sensibilità sociale intrapreso dalla famiglia”.

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“Abbiamo già un sistema per il trattamento dell’aria simile a quello che ci è stato donato – prosegue – ma questo nuovo presidio ci permetterà di rafforzare l’azione diretta alla purificazione dell’aria nelle varie stanze. Si tratta di strumenti utili per combattere la diffusione del virus anche se non possiamo certamente pensare di eliminarlo completamente in questo modo”.

La direttrice della Fondazione Casa per Anziani Onlus di Pieve di Soligo ha voluto esprimere massima solidarietà nei confronti di tutti gli operatori e degli ospiti del centro di servizi per anziani “Bon Bozzolla” di Farra di Soligo dopo la notizia di alcuni contagi all’interno della struttura.

“Non si può ancora abbassare la guardia e non possiamo sottovalutare il pericolo di nuovi contagi da Covid-19 – spiega la direttrice della Fondazione Casa per Anziani Onlus di Pieve di Soligo – e quando sono stata informata della situazione del Bon Bozzolla mi sono sentita di manifestare la nostra vicinanza a tutte le persone che lavorano lì e agli ospiti”.

“Nella nostra struttura – prosegue la direttrice Paola Gaiarin -, secondo le linee guida per il nostro settore, effettuiamo ogni 30 giorni i tamponi agli ospiti, ai dipendenti e a chi frequenta il centro diurno che non ha promiscuità con la casa di riposo, parliamo infatti di aree staccate. Nelle ultime settimane abbiamo avuto nuovi accoglimenti e, nel rispetto delle misure previste per queste situazioni, le persone devono trascorrere un primo periodo di isolamento”.

“Dopo l’apertura “controllata” delle nostre strutture – conclude – è un vero sollievo vedere i nostri ospiti felici per il fatto di poter ricevere delle visite: questo ha risvegliato in alcuni di loro la voglia di uscire e di interagire di più. I nostri anziani sono sempre stati in contatto con le loro famiglie e abbiamo sempre cercato di tenerli informati con la lettura dei quotidiani. Durante i mesi più complicati della pandemia, abbiamo anche cercato di proporre loro diverse attività. Non manca la paura per il ritorno del virus in forme più aggressive ma questo non ci deve bloccare perché la vita va avanti”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Fondazione Casa per Anziani Onlus).
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