Sta insistendo da ieri in tutto il territorio del Veneto l’ondata di maltempo monitorata dall’Unità di crisi della Regione, che ha dichiarato lo stato di allerta rossa per il rischio idraulico e idrogeologico interessando il bacino del Piave pedemontano in particolare.
Una condizione prorogata fino alle ore 24 di domani, martedì 29 ottobre 2018, in gran parte del Veneto e sull’intera Alta Marca Trevigiana. Intanto le scuole della Provincia di Treviso oggi sono chiuse in via precauzionale e nel pomeriggio è atteso un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo.
Stamattina nell’area del Quartier del Piave, dopo la prima nottata di allerta, la situazione risulta sotto controllo e non sono state rilevati situazioni di particolare criticità nei diversi Comuni della zona.
A Pederobba è attivo dalla serata di ieri il Centro operativo comunale (Coc) per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione in caso di calamità. Il sindaco Marco Turato ha fatto sapere che uffici comunali, protezione civile e Carabinieri sono al lavoro per il monitoraggio del territorio.
Situazione analoga anche a Valdobbiadene, dove l’operatività è garantita dai costanti sopralluoghi della protezione civile Ana e Antincendio boschivo, coordinati dal sindaco Luciano Fregonese con l’assistenza degli operai comunali. Qui il Coc è in preavviso di apertura dal pomeriggio di venerdì.
A Segusino l’Antincendio boschivo tra la serata e la notte ha svolto un controllo di routine in tutto il territorio comunale, principalmente per pulire griglie e caditoie, senza riscontrare particolari criticità. Unica eccezione una lieve esondazione tra via Europa e viale Italia nei pressi del depuratore. L’attenzione, come spiegato dall’assessore Diego Longo, riguarda ovviamente il Piave.
Qualche preoccupazione a Vidor per il livello del Piave in località Sghirlo (nella foto sopra), alzatosi ieri invadendo la pista ciclabile realizzata sulle grave. Nel pomeriggio un controllo ha evidenziato come l’acqua fosse comunque circa un metro sotto il livello raggiunto dalla piena registrata nel mese di novembre del 2002. L’intensità massima, ha comunicato il sindaco Albino Cordiali, si è raggiunta nella serata di ieri, per poi andare scemando. Massima attenzione per le prossime ore.
Tutto regolare al momento anche a Moriago della Battaglia, dove il sindaco Giuseppe Tonello ha rassicurato la cittadinanza spiegando come i corsi d’acqua siano sotto controllo e non presentino avvisaglie di criticità.
Nessun problema per ora nemmeno a Sernaglia della Battaglia, come sottolineato dal sindaco e senatrice Sonia Fregolent. Il Piave è fuoriuscito in maniera lieve nei pressi del Passo Barca a Falzè di Piave (nel video sopra il teatro all’aperto allagato, comunque progettato per “contenere” le piene), ma senza creare problemi particolari. “L’amministrazione comunale – si legge nella pagina Facebook del Comune – sta monitorando il territorio alla luce delle abbondanti precipitazioni. Al momento, la circolazione stradale non presenta criticità: tutte le arterie sono percorribili. A titolo precauzionale sono stati chiusi a Falzè gli accessi diretti al fiume Piave e le Volpere per evitare l’afflusso di curiosi in aree potenzialmente pericolose. Il Piave rimane sotto stretta sorveglianza. La rete secondaria dei corsi d’acqua al momento non presenta problemi”.
Anche a Farra di Soligo finora non sono state evidenziate criticità. Dalla serata di ieri il sindaco Giuseppe Nardi ha attivato il Coc e da stamattina operai comunali e protezione civile stanno monitorando la situazione. Nessuna evoluzione negativa è stata rilevata nelle strade di Collagù e dalle sorgenti del Tof, interessate dalla precedente perturbazione del 6 settembre scorso, né dai corsi d’acqua del territorio.
Attenzione alta pure a Pieve di Soligo dove per il momento prosegue il monitoraggio coordinato dal Coc attivato dal sindaco Stefano Soldan. Sotto controllo le sponde del Soligo e quelle dei corsi minori.
(Fonte: Luca Nardi, Gianluca Renosto e Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
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