Mariacristina Gribaudi (Keyline) in redazione a Pieve di Soligo: se c’è talento non bisogna aver paura

Non servono certamente presentazioni per introdurre Mariacristina Gribaudi (nella foto sopra),  figura manageriale di spicco nel panorama aziendale – e non solo – odierno: Gribaudi, oltre a rivestire il ruolo di amministratrice unica dell’azienda coneglianese Keyline, è anche presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia e membro del consiglio di amministrazione dell’ateneo veneziano Ca’ Foscari. Ma questi sono solo alcuni dei ruoli rivestiti da un profilo di manager così poliedrico.

QDP. Ci sono tre termini chiave che vorrei mi commentasse, perché sono le tematiche di cui si sente parlare di più ultimamente: mi riferisco ai concetti di innovazione, creatività e nuove generazioni. Partiamo dal primo: che cos’è l’innovazione?
MCG. L’innovazione dipende dalle persone ed è qualcosa che deve essere valutato in riferimento a quello che è il capitale umano. Bisogna far star bene le persone, comprendere quelle che sono le loro esigenze, motivarle e in ogni situazione specifica è necessario interpretare le esigenze di mercato. I successi arrivano quando immagino il mercato e lo filtro tramite la mia esperienza.

Pieve di Soligo Maria Cristina Gribaudi e Arianna Ceschin2

QDP. E la creatività?
MCG. Fare creatività è sinonimo di unione di pensieri: non è detto che la mia visione sia giusta e univoca.

QDP. Quando si vuole “innovare” capita di sentirsi dire la classica frase “abbiamo sempre fatto così”. Una frase che arriva anche da un gruppo di persone, che erigono una sorta di muro contro il cambiamento. Come ci si deve comportare in questi casi?

MCG. L’innovazione va pilotata e i cambiamenti devono essere digeriti. Le faccio un esempio: il mio mestiere è quello di lavorare sull’organizzazione e sono dell’idea che la cultura non possa stare senza l’impresa e viceversa. A breve, infatti, ci sarà una mostra di pittura nella mia azienda: sicuramente era necessario comprendere i tempi degli artisti, i quali facevano fatica a capire, invece, le tempistiche della fabbrica. Bisogna essere creativi all’interno di una certa logica e con metodo. Pertanto, posso dire che in questi casi è importante trovare un equilibrio e accettare l’influenza proveniente da due mondi diversi e conciliare quello che c’era con una visione prima assente. Direi che la flessibilità è importante, come l’empatia, anche se non bisogna essere buoni, ma giusti, che è diverso. Quindi l’innovazione parte dalla considerazione di tutti questi aspetti e comprende la capacità di consentire alle persone di raccontare quello che vogliono senza filtri e poi tu decidi fino a dove vuoi spingerti. Nel mio caso, come presidente dei Musei Civici veneziani, l’innovazione è stato installare il wifi e degli spazi gratuiti e puliti dove le mamme possono cambiare i propri figli.

QDP. Perché allora ci sono gruppi di persone che ripetono la frase “abbiamo sempre fatto così”?
MCG. Sicuramente si tratta di persone che hanno una forte paura del cambiamento, in quanto cambiare significa uscire dalla propria zona di comfort ed è come se ti chiedessero “perché devi sfidarmi a imparare qualcosa”? Quindi, bisogna lavorare sull’empatia ed è necessario abituarsi a vedere un mondo nuovo. In fondo, se si propone un cambiamento c’è sempre l’opportunità di tornare indietro.

Pieve di Soligo Maria Cristina Gribaudi e Arianna Ceschin

QDP. E per quanto riguarda i giovani che spesso si trovano in difficoltà con il lavoro?
MCG. I giovani sono un elemento trainante e devono fare parte della squadra, perché sono un’opportunità, ma devono cercare di trovare anche le potenzialità che ci sono. Non mollare, essere umili e cercare di mostrare ciò che sanno fare: sono i consigli che mi sento di dare. C’è bisogno di gente flessibile: se un ragazzo ha impiegato molto tempo a laurearsi, ma nel frattempo non ha né lavorato né fatto altro, è difficile che io possa prenderlo in considerazione, perché è lento. Il giovane deve sapersi adattare ad altri mondi, ma tutto ciò parte dal sistema educativo: i ragazzi non possono pensare di entrare nel mondo adulto ottenendo solo vantaggi. Se indirizziamo in tal senso i nostri giovani, un domani avranno meno difficoltà di uscire dalla loro comfort zone. Educazione è sinonimo di cambiamento.

QDP. Tante volte si sente dire quanto le donne non ricevano lo stesso stipendio degli uomini, fatichino a raggiungere una posizione di responsabilità e se ci riescono sembra quasi si sentano in colpa: cosa pensa a riguardo?
MCG. Noi donne purtroppo non siamo mai state educate a sviluppare uno spirito di sorellanza, è una cosa che ci manca a differenza dei maschi. Sicuramente è importante in questo senso investire sull’educazione delle nuove generazioni. Sono salite tante donne in posizioni di responsabilità, anche se non è stato rotto il cosiddetto soffitto di cristallo e a volte esse assumono un atteggiamento maschile. Le donne per loro indole sono più portate a cercare e a creare delle soluzioni, sono allenate al compromesso. La maternità, in tal senso, è un valore aggiunto che va coinvolto nella squadra. Se guardo alle mie figlie, loro hanno faticato nei loro studi al pari dei fratelli, quindi sostengo la necessità che gli stipendi tra uomo e donna siano gli stessi: non esiste una spiegazione logica perché ciò non avvenga. Tuttavia, la donna spesso nutre la paura di non farcela e di uscire dalla propria zona di comfort. Ma quando c’è talento non bisogna aver paura. Risulta importante, però, a tal fine la condivisione delle responsabilità nelle incombenze domestiche, lasciando alla donna la possibilità di poter scegliere di fare carriera: è importante far crescere la consapevolezza nelle persone e la consapevolezza è anche il motore dell’innovazione. Essere consapevoli significa rimettere al centro di tutto la persona, in questo caso la donna, cosa che deve fare anche l’azienda. Si diventa così creativi anche nel ridisegnare un sistema di lavoro nuovo, con ritmi diversi, perché la serenità è fondamentale sul posto di lavoro.

(Intervista a cura di Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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