Pieve di Soligo, il progetto “Terra Mia” diventa associazione: valorizzerà la componente straniera del territorio

Tanti pievigini, in questi ultimi mesi, si sono domandati quale potesse essere il futuro del progetto “Terra Mia”, un unicum a livello provinciale e un vero orgoglio per tutta la comunità di Pieve di Soligo.

Ciò che negli anni ha costituito un “movimento culturale” e un progetto, ora è diventato un’associazione: “Terramia. Conoscere per capire”.

È fresca, infatti, la notizia della costituzione di una nuova realtà che sarà capace di valorizzare la forte componente di stranieri presente nel territorio del Comune di Pieve di Soligo dove le comunità più rappresentate, dopo quella italiana, saranno quelle della Macedonia, del Senegal, del Bangladesh e del Marocco.

Non poteva finire del dimenticatoio, a prescindere da qualsiasi avvicendamento politico e amministrativo, una vera eccellenza del paese che, nei diversi incontri legati al progetto “Terra Mia”, ha portato negli anni a Pieve di Soligo ambasciatori, ministri, consoli e artisti da tanti paesi del mondo, catturando l’interesse dei media internazionali.

Un contributo importante anche per le iniziative organizzate in collaborazione con le scuole: momenti preziosi che hanno permesso a tanti giovani di sentirsi protagonisti della vita della comunità nella quale vivono, contrastando situazioni di isolamento e ghettizzazione di cui spesso si è testimoni.

Nei prossimi giorni verranno completati gli adempimenti burocratici utili a creare le basi per l’avvio delle attività dell’associazione e si attendono le prime proposte e gli eventi che avranno come focus la valorizzazione delle numerose etnie che arricchiscono la compagine sociale del Comune di Pieve di Soligo.

Nessuna chiusura, contrariamente a ciò che alcuni potevano pensare, verso l’amministrazione comunale di Pieve di Soligo.

“Saremo a disposizione dell’amministrazione comunale di Pieve di Soligo”: spiegano i membri della nuova associazione pievigina con la volontà di fornire un apporto concreto allo sviluppo di buone prassi nell’ambito del dialogo tra culture differenti.

Una risorsa in più, quella dell’associazione “Terramia”, che aiuterà la cittadinanza ad abbattere le barriere dell’indifferenza e del pregiudizio, senza nascondere i diversi problemi legati all’integrazione, per creare i presupposti per una società più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © ripoduzione riservata).
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