Pieve di Soligo, presentato oggi il Manifesto delle Terre dell’Acqua: primo obiettivo il turismo (VIDEO)

Il Manifesto delle Terre dell’Acqua è approdato in terraferma, dove promette di essere il traino per una nuova idea di sviluppo per tutto il territorio.

Dopo le prime firme da parte dei rappresentati di 29 Comuni dell’Alta Marca Trevigiana lo scorso 3 agosto a Venezia, quest’oggi a Pieve di Soligo imprenditori, professori universitari, amministratori locali, parlamentari, europarlamentari, esponenti di enti e associazioni e semplici cittadini si sono riuniti nella sala “Francesco Fabbri”, all’interno della sede di Ascopiave in via Verizzo, per discutere del progetto e delle sue potenzialità.


In un’atmosfera di grande entusiasmo e partecipazione, il “sale” dell’Alta Marca ha potuto confrontarsi sui diversi aspetti che ruotano attorno ad un unico forte tema centrale: quello dell’acqua e del ruolo indiscutibile che ha ricoperto nella storia non solo del Nord della provincia di Treviso, ma per tutto il Veneto, e che ancora deve continuare a ricoprire.

L’incontro è stato aperto dal sindaco di Pieve di Soligo e presidente dell’IPA Terre Alte della Marca Trevigiana Stefano Soldan, il quale ha annunciato che il manifesto è stato già condiviso da numerosi i operatori economici del comprensorio delle Terre dell’acqua e da centinaia di cittadini nei rispettivi Comuni di residenza.

Ciò dimostra che l’iniziativa assunta incontra il consenso dei cittadini e dei portatori di interesse e favorisce l’aggregazione attorno all’idea progettuale di dare vita ad una economia locale di nuova concezione attraverso lo sviluppo turistico dell’intero territorio.

In quest’ottica, il concetto di condivisione è risultato fondamentale: condivisione dal basso, per l’importanza di coinvolgere tutte le parti sociali e politiche nel progetto, al di là anche degli storici campanilismi, ma condivisione anche come capacità di sapere fare rete con realtà più grandi, dalle città storiche di Treviso e Venezia fino all’Unione Europea e ai circuiti del commercio e del turismo internazionali, passando anche tramite la Regione Veneto.

L’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin, nel riaffermare il sostegno della Regione Veneto al manifesto delle terre dell’acqua, ha confermato l’impegno già assunto dal collega assessore alla Cultura e territorio Cristiano Corazzari di istituire un tavolo tecnico regionale di coordinamento, al quale prenderà parte anche l’assessore al Turismo Federico Caner, al fine di delineare le azioni prioritarie del predisponendo piano strategico. 

Sono intervenuti anche l’europarlamentare David Borrelli e la senatrice e sindaco di Sernaglia della Battaglia Sonia Fregolent. Presente inoltre anche l’europarlamentare Giancarlo Scottà.

Nel presentare il Manifesto Walter Mazzitti, coordinatore del progetto ha affermato che l’iniziativa non conosce precedenti in Italia, ricordando poi come le acque del Piave, del Soligo, del Meschio, del Monticano e dei numerosi torrenti abbiano forgiato il paesaggio generando molteplici e diversificate realtà territoriali, in grado di sostenersi scambievolmente, dall’agricoltura alle attività artigianali.

Purtroppo, ha proseguito Mazzitti, nel tempo l’uso improprio dell’acqua, scelte errate, inquinamento e urbanizzazione hanno modificato e talvolta sconvolto la fisionomia e la natura stessa del fiume facendone venir meno i connotati essenziali. Nel Manifesto è espressa pertanto una decisa presa di coscienza dei sindaci di riportare i fiumi al centro dell’attenzione e la volontà di accrescere la loro percezione come motore di un nuovo sviluppo, in primis per quanto riguardo il turismo.

L’albergo diffuso, la valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità attraverso un distretto del cibo, il rilancio delle produzioni artigianali e industriali storiche come la seta, alla quale si lega la gelsicoltura e bachicoltura, il recupero delle antiche filande a fini produttivi e didattico museali sono solo alcune delle proposte formulate per consentire all’Alta Marca di presentarsi al meglio a chi desideri scoprirne il fascino e la ricchezza.

Sono seguiti gli interventi programmati da parte di autorevoli rappresentanti del territorio che hanno espresso piena condivisione e disponibilità a partecipare a tavoli e gruppi di lavoro dei principi espressi nel Manifesto, tra i quali l’avvocato Bruno Barel, Mariarosa Barazza, presidente dell’Associazione comuni della Marca Trevigiana, Giuseppe Carlet, presidente del Gal Altamarca, l’architetto Enrico De Mori, presidente regionale del Fai, Luciano Fregonese, presidente del Consorzio Bim Piave, Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti di Treviso, l’architetto Ferdinando Fiorino della Soprintendenza belle arti e paesaggio del Veneto orientale, Mario Dalla Riva, direttore di Latteria Soligo, Raffaele Mazzucco di Biemmereti, Andrea Paoletti del Lanificio Paoletti di Follina, Enrico Baldazzi di Serica 1870, Tiziana Favero del Consorzio di Bonifica Piave e il professore Francesco Vallerani dell’università Ca’ Foscari di Venezia.

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(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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