Per chi ancora non avesse compreso a cosa servono le tanto odiate spese condominiali, l’augurio è che trovi illuminante questo articolo che semplicemente le paragona alle tasse.
Eh sì, infatti ogni anno l’amministratore elabora un bilancio preventivo per raccogliere le somme necessarie ad erogare i servizi comuni ai condòmini e lo fa tramite la richiesta delle spese condominiali tutte ordinatamente riassunte nel prospetto rate finale.
“Ma come! Nel mio condominio vengono erogati dei servizi e io non ne sapevo niente?”. Eh sì, perché quando arrivi a casa la sera stanco e, al passaggio sotto il portico, si accende la luce condominiale con una fotocellula che riconosce le tue stanche membra, quello è un servizio che ti viene erogato, perchè qualcuno si è preoccupato di pagare una bolletta per te, si è preoccupato di chiamare l’elettricista che verificasse il corretto funzionamento dei dispositivi e ha fatto in modo che la tua chiave girasse senza intoppi nel chiavistello del portoncino condominiale.
Tutto questo solo per farti precipitare dritto dritto e sano e salvo fra le braccia della tua adorata famiglia, senza inciampare nel gradino d’ingresso. Insomma qualcuno ti ha fornito dei servizi di cui tu, nella tua quotidianità, non ti sei mai accorto.
E per fare in modo che tutto funzioni nel migliore dei modi, ad inizio esercizio il tuo amministratore ha convocato un’assemblea condominiale per farsi approvare il bilancio dell’esercizio trascorso e farsi autorizzare l’erogazione delle somme necessarie alla gestione di quello in corso.
Mi fa un po’ sorridere quando a volte i clienti esordiscono con l’affermazione: “Guardi che se si va avanti così, io non pago le spese condominiali!”, perché di fatto, il non pagare le spese condominiali non va a discapito dell’amministratore, ma del condominio stesso che si troverebbe a non avere la disponibilità a pagare i fornitori e pertanto in un’ ottica catastrofista a poco a poco a perdere tutti i servizi: niente più luce, niente più ascensore, niente più assicurazione, niente più riscaldamento e alla fine anche niente più amministratore.
Le spese condominiali insomma, vanno pagate, per evitare appunto che ci siano dei disservizi. L’amministratore che fa da tramite fra i condòmini e i fornitori ha necessità di mantenere dei buoni rapporti con entrambi.
Con i primi in quanto clienti diretti con i secondi in quanto necessari a preservare il buon andamento dello stabile; ed è per questo che fra i compiti dell’amministratore vi è quello del recupero crediti che quest’ultimo non fa per se stesso, ma per il bene della collettività. In particolare il recupero crediti tutela in primis i condòmini corretti pagatori; infatti essi sono obbligati in solido per i debiti contratti dal condominio e pertanto se venisse trascurata l’attività di sollecito a lungo andare anche i condòmini in regola con i pagamenti potrebbero trovarsi a dover sostenere delle quote non di loro spettanza per far fronte ai debiti contratti dal condominio nei confronti di terzi.
L’attività di sollecito dell’amministrazione è pertanto un dovere dello stesso che deve adoperarsi per avere sempre a disposizione le somme stabilite a approvate nel riparto rateale dall’assemblea dei condòmini.
Allo stesso modo i condòmini hanno il dovere di rispettare tale piano rateale anche senza necessariamente ricevere promemoria dall’amministratore (che non è il vostro segretario personale).
Un’altra questione che innervosisce il cliente, ma ancor di più gli operatori del settore è pretendere che l’amministrazione si ricordi delle abitudini di ogni caso singolo personale. Per esempio può capitare che se un amministrato riceve un pro memoria per le rate appena scadute non saldate, si imbufalisca asserendo che lui ha sempre pagato e che non dovevamo permetterci di sollecitarlo.
Ma tornando all’esempio delle tasse: avete mai chiamato l’Agenzia delle entrate se una volta vi siete dimenticati di pagare e vi è arrivata una cartella di pagamento? Insomma l’amminstratore ha il dovere di controllare, i condòmini di rispettare il piano rateale e corrispondere le somme, se ognuno svolge correttamente il suo compito l’andamento della gestione del condominio diventa più lineare e ci si può anche concentrare sulle migliorie da eseguire nel fabbricato, invece che sul recupero crediti per tamponare gli insoluti.
Sulle modalità con cui l’amministratore può recuperare il credito c’è molto da dire e vi rimandiamo all’articolo che uscirà nel mese di agosto. Un argomento scottante da godersi sotto l’ombrellone .
(Fonte: Follina Servizi Srl, dott.ssa Serena Corazza).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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