Successo per la “Festa degli Orti” all’Orto Felice di Pieve di Soligo: la cura della terra favorisce l’integrazione e mette di buonumore

Un tripudio di colori, tanti profumi e sapori differenti hanno impreziosito la “Festa degli Orti” che si è tenuta ieri all’Orto Felice di Pieve di Soligo, lungo il percorso pedonale in via dei Troi.

Bangladesh, Marocco e Italia sono le nazioni principali rappresentate in questo spazio verde della città dove l’Associazione Democrazia promuove i valori di sostenibilità, socialità e autoproduzione.

I visitatori hanno ammirato la mostra fotografica “Orto-Cultura” e la mostra itinerante “Coltivare Condividendo” e gli appassionati hanno avuto la possibilità di scambiare dei semi grazie all’associazione “Seed Vicious”.

Alle ore 18, c’è stata l’inaugurazione ufficiale della nuova staccionata alla presenza del sindaco Stefano Soldan, dell’assessore all’ambiente Giuseppe Negri e di alcuni rappresentanti delle associazioni “Libera Nos in Campo”, “Democrazia” e “Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie” oltre ad alcune aziende di Rete Contadina.

Ricco il rinfresco con pietanze italiane ed etniche che hanno valorizzato i prodotti degli ortolani: cous cous, piatti dolci e salati della tradizione bengalese, Tajine di carne, panini con il formaggio o con la pancetta cotta al momento, melone, anguria e molto altro ancora.

Immancabile il tè marocchino bollente alla menta, servito nei caratteristici bicchieri dalle sapienti mani di Nabil e Hamid.

Gli ortolani bengalesi, insieme alle loro mogli che per questa bella occasione hanno indossato i loro caratteristici abiti da festa, erano fieri di mostrare il loro pezzo di terra nel quale spuntano delle verdure del Bangladesh, in modo particolare il piccantissimo peperoncino.

“Siamo molto soddisfatti di questa ‘Festa degli Orti’ – ha affermato il presidente Franco Bortolini È la prima festa allargata perché solitamente ci ritroviamo solo noi ortolani. In questo momento siamo 17 e ogni tanto c’è un ricambio perché qualcuno cambia lavoro o si sposta. Siamo qui dal 2013 e negli anni abbiamo avuto diverse etnie, in passato anche il Senegal”.

“La cura dell’orto – conclude – essendo un’attività semplice, avvicina tutti e aiuta l’integrazione. All’inizio ci si confronta sulla coltivazione delle nostre verdure ma poi si approfondisce la conoscenza e c’è anche chi racconta il suo viaggio per arrivare in Italia e come si trova qui da noi”.

Orto Felice nasce da un’iniziativa dell’Associazione Democrazia e raggruppa persone di diversa provenienza: in questo spazio verde ognuno fornisce il suo contributo di conoscenze e di saperi che fanno parte delle diverse tradizioni e storie.

All’ombra degli alberi, negli spazi comuni, gli ortolani amano incontrarsi per un momento di pausa, per scambiarsi degli ortaggi, dei consigli o dei racconti di vita: una bella iniziativa per promuovere la conoscenza di altre culture condividendo il piacere di coltivare la terra.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati