In attesa del completamento dell’iter burocratico per iniziare i lavori di restauro della statua di Paolina Bonaparte, danneggiata da un turista austriaco e conservata all’interno della Gypsotheca Canoviana (vedi articolo), proseguono a pieno ritmo le visite guidate alla visione delle grandi opere di Antonio Canova.
È sold-out la visita in programma per il prossimo 19 settembre, che potrà contare su una guida speciale nella persona di Moria Mascotto, dallo scorso luglio direttrice del museo.
Questa visita guidata “speciale” sarà dedicata alla figura di Giovanni Battista Sartori (nella foto). Vescovo cattolico e fratellastro dello scultore neoclassico Antonio Canova, Giovanni Battista Sartori è una figura di rilievo che la stessa direttrice del Museo canoviano ha sviluppato attraverso la tesi di laurea in “Storia dell’arte e conservazione dei beni storico artistici” conseguita presso l’Università di Udine.
Giovanni Battista Sartori nacque a Crespano del Grappa, ora Pieve del Grappa, dal secondo matrimonio di Angela Zardo, madre del celeberrimo artista possagnese Antonio Canova, con Francesco Sartori.
Per diversi anni fu assistente segretario e confidente del fratellastro, che aiutò anche nella costruzione del Tempio di Possagno: ebbe il compito di amministrare il suo patrimonio, dirigere le compravendite immobiliari, stilare i cataloghi d’arte, curare le pubblicazioni delle incisioni e la numerosa corrispondenza dello studio.
Era dunque un suo affidabile consigliere e accompagnatore nei suoi viaggi a Parigi, Londra e Vienna, dove ebbe modo di presenziare e verbalizzare i colloqui tra l’imperatore Napoleone Bonaparte e Antonio Canova. Alla morte di quest’ultimo, venne nominato erede universale dei suoi beni, con il compito di portare a termine la costruzione del Tempio di Possagno.
Questa importante figura sarà dunque ben approfondita dalla direttrice del Museo Gypsotheca di Possagno nel corso della visita guidata a un numero contenuto di persone, nel rispetto delle normative vigenti in materia di coronavirus.
(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Museo Gypsotheca Canoviana).
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