Presepi in mostra al Molinetto della Croda: fino al 4 febbraio porte aperte a 35 scene della Natività

La Vergine con Bambino

L’arte presepistica non ha confini e può utilizzare svariati linguaggi e materiali: è il messaggio lanciato dalla 26esima edizione della “Mostra dei presepi” allestita al Molinetto della Croda di Refrontolo, aperta fino al 4 febbraio (il venerdì e il sabato dalle 10.30 alle 12 e dalle 15 alle 18, la domenica e i festivi con orario 10.30-18.30).

Il Molinetto fa da cornice al presepe

La mostra, curata da Genny Lorenzon, è organizzata dall’associazione Molinetto della Croda, con la collaborazione del Comune, il patrocinio della Provincia di Treviso e del Consorzio delle Pro loco del Quartier del Piave.

Il Molinetto illuminato

Ben 35 i presepi in mostra, realizzati da presepisti e associazioni provenienti da varie parti del Trevigiano, del Veneziano, del Vicentino, del Padovano, del Bellunese e anche dalla provincia di Udine e Pordenone.

Gli artisti protagonisti della mostra sono: Amici del Presepe, associazione “Drioghe a la Stèla”, Emanuele Bassani, Venanzio Bianco, Christian Bonato, Mauro Borsato, Renato Brazzolotto, Jlenia Campodall’orto, Ivano Cancian, Stefano e Filippo Casagrande, Nicolò Celegato, Valter Contin, Daniele Dal Col, Raffaele Mezzomo, Giuseppe Marcon, Alessandro Micoli, Michele Missaglia, Giuliano Pasqualon, Alfonso Pozzobon, Domenico Saccardo, Mario Tonello, Rita Voltan, Rina Zanchin.

Il presepe dentro la lanterna

Alla mostra si accede da un percorso esterno che esso stesso rappresenta una Natività, con statue di personaggi e di pecore disseminate tra la vegetazione circostante, mentre il Molinetto, di sera, si illumina regalando al visitatore uno scenario suggestivo.

Sempre all’esterno, prima di entrare in mostra, viene dato spazio anche alla convivialità, con vin brulè, tè caldo e qualche dolce.

La Natività dentro a un cesto

Un pannello di legno segnala l’allestimento della mostra, con svariati presepi disseminati in tutti gli angoli e piani del Molinetto: scenari che trovano spazio in un luogo che, già per sua natura, potrebbe diventare parte integrante di una Natività.

Ed è il pensiero fatto da uno dei presepisti, che ha realizzato la Natività in un Molinetto della Croda in miniatura, mentre altri sono stati realizzati all’interno di una lanterna, di un cesto di vimini, di una scatola di legno, solo per citare alcuni esempi.

Presepe sotto la tenda

Dai presepi più classici fino ai suggestivi diorami (con la ricostruzione in scala dei borghi storici) o a paesaggi più esotici, dall’utilizzo di legno e plastica, fino alla terracotta: realizzazioni per tutti i gusti che, ogni anno, cambiano stile, come ha spiegato Luca Lorenzetto, presidente dell’associazione Molinetto della Croda, il quale ha specificato che la collaborazione con i presepisti è frutto di rapporti instaurati nel tempo. 

Una Natività all’esterno

Daniele Dal Col, presepista per passione da 25 anni, residente a Solighetto, ha spiegato che la sua Natività in lanterna è un omaggio al presepe nato con San Francesco e un riferimento al simbolo della luce, ovvero la luce divina.

Presepe creato dentro una scatola di legno

“Preparare un presepe di questo tipo può richiedere dai 5 mesi fino all’anno e mezzo – ha raccontato – Dipende dai materiali utilizzati e dalla laboriosità della scenografia. Questi sono tutti pezzi unici, con una diversa interpretazione della Natività. Un hobby che trasmette la bellezza dell’arte e della Natività: un’attività che merita di essere trasmessa anche alle nuove generazioni”.

Un altro presepe allestito al Molinetto

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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