Refrontolo, per non dimenticare la tragedia del Molinetto, una ferita che non è ancora rimarginata

Sono passati 5 anni dal quel tragico 2 agosto 2014 che rimarrà impresso per sempre nelle menti delle genti del Quartier del Piave. Anche oggi come allora è il giorno della “festa degli omi” e fatalità, anche oggi come allora soprattutto questa mattina è piovuto a dirotto.

Fu proprio l’incredibile quantità di pioggia caduta in poco tempo a scatenare la furia del torrente Lierza. Il tendone al Mulinetto della Croda venne spazzato via e per Fabrizio Bortolin , Giannino Breda, Maurizio Lot e Luciano Stella, non ci fu nulla da fare. Il pensiero non solo dei familiari, ma anche degli amici e di quanti li hanno conosciuti e frequentati in vita è tutto per loro. Non sono previste cerimonie ufficiali, ma sicuramente più di una persona un passaggio nel luogo della tragedia lo farà.

Una messa in ricordo delle vittime verrà celebrata domani alle 18 dal parroco Giuseppe Nadal, oggi a Canale D’Agordo con i parrocchiani in pellegrinaggio alla casa natale di Papa Luciani nel giorno della sua apertura al pubblico.

Quella del Mulinetto della Croda è una ferita che non si è ancora rimarginata, una di quelle date che segna un prima ed un dopo. In casi come questo l’unica cosa che si può fare è guardare avanti. Quei tragici eventi hanno fatto capire a tutti che madre natura a volte può essere violenta e matrigna e proprio per questo non bisogna mai abbassare la guardia, per evitare che le feste si tramutino in tragedia.

Fonte: (Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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