Lago in festa per i cent’anni dalla consacrazione e inaugurazione della chiesa di San Giorgio Martire

Il vescovo Corrado Pizziolo, il sindaco Massimo Magagnin con il Gruppo Corale e i sacerdoti
Il vescovo Corrado Pizziolo, il sindaco Massimo Magagnin con il Gruppo Corale e i sacerdoti

Un anniversario sentito da tutta la comunità di Lago quello celebrato ieri, domenica 19 marzo, della nuova Chiesa di San Giorgio Martire in Lago: cento sono gli anni passati dalla sua consacrazione e inaugurazione. Ieri il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo ha presieduto la Santa Messa solenne di Ringraziamento.

Una chiesa affascinante quella di Lago, disegnata da Lorenzo Armellin che vide la posa della prima pietra nel 1897 e la consacrazione ufficiale il 18 marzo 1923 dal vescovo di Ceneda Eugenio Beccegato. Innumerevoli sono le opere d’arte, presenti al suo interno, di artisti veneti come Egidio Dall’Oglio, Francesco Beccaruzzi e Giuseppe Modolo.

L’interno della chiesa di San Giorgio in Lago

“Come 100 anni fa continua la nostra splendida realtà – ha affermato il parroco don Angelino Granziera (chiamato don Angelo) -. Oggi è un modo per ringraziare quanti nel passato hanno profuso le migliori energie, hanno lavorato, sofferto con fede per lasciarci un segno duraturo del loro amore per noi. Sono stati eroici, a cavallo della prima Guerra mondiale e alla fine della pandemia, hanno lavorato uniti con entusiasmo. Noi oggi ne siamo ancora profondamente ammirati. Il pensiero va al bravissimo parroco monsignor Giuseppe Bortoluzzi, al monsignor Beccegato che ha consacrato questa chiesa e a tutti quelli che hanno lavorato e oggi operano generosamente per la crescita della fede”.

 Il sindaco Massimo Magagnin, Marco Zabotti, l’ex sindaco Battista Zardet e il rappresentante degli Alpini

In molti hanno partecipato alla cerimonia, tra i quali i diaconi di Vittorio Veneto Mario Introvigne, Gino Poletta e Costantino Cusinato responsabile del Centro di Ascolto Caritas Forania La Vallata, don Francesco Rigobello di Follina e don Giampietro Zago, parroco di Valmareno di Follina e Rolle.

“Fa molto piacere essere qui oggi – ha dichiarato il sindaco Massimo Magagnin – ho colto l’invito del nostro parroco don Angelino per il 100° anniversario dalla costituzione della parrocchia di San Giorgio in Lago e dalla consacrazione di questa chiesa che muratori, artigiani, falegnami e fabbri hanno impiegato circa 27 anni per costruire. Inaugurata il 18 marzo 1923, ha visto passare una guerra e un’epidemia. Fa piacere vedere una chiesa così gremita, tanti i cittadini che con la loro presenza oggi hanno reso omaggio a questa ricorrenza e hanno ricordato tutti i loro avi”.

 Il vescovo Corrado Pizziolo con il Gruppo Giovani di Revine Lago

Presenti anche molte associazioni del luogo: Gruppo alpini di Revine Lago, Gruppo giovani, associazione Madri Cristiane, gruppo corale di Revine Lago e Tovena diretto da Stefano e Federico Serra con Giorgio Della Colletta e il direttore scientifico e vice presidente dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo” Marco Zabotti.

La celebrazione è stata animata anche dalle scenette teatrali in dialetto per rievocare i tempi perduti e le canzoni del Gruppo Giovani parrocchiale di Revine Lago e del Gruppo corale.

Il canto del Gruppo Corale

“Un luogo simbolo di comunità, costruito grazie alla collaborazione di tutti – ha dichiarato mons. Pizziolo -. Un lavoro fatto per avere un luogo di ritrovo, una chiesa fatta di pietre vive di cristiani per ascoltare il Signore e capire cos’è gradito a Lui, per vivere e confrontarsi. Bisogna capire sempre di più a cosa serve la chiesa, perché serve e come valorizzarla sia per gli aspetti artistici presenti sia come luogo di comunità”.

L’esibizione del Gruppo Giovani

Sono stati poi consegnati dei doni al vescovo Pizziolo: la Bibbia (“nella Parola di Dio cresce la Chiesa”), la candela accesa (simbolo della fede e dell’impegno dei credenti), le pergamene (per ricordare l’anniversario e gli avi, simbolo del passaggio di testimone alle nuove generazioni), il cesto (simbolo della terra e del lavoro).

Dopo la Santa Messa, il Gruppo Giovani e gli Alpini hanno organizzato un momento conviviale con ricco buffet nel Salone della Comunità, accompagnato da una rappresentazione teatrale tutta in dialetto veneto.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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