Soddisfazione per Arianna Ceschin, giornalista pubblicista del quotidiano Qdpnews.it e Cultrice della materia al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia: si è aggiudicata un secondo posto ex aequo al Premio giornalistico letterario “Nadia Toffa”.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 3 dicembre, all’auditorium San Mattia dei Crociferi a Palermo, alla presenza dei 20 finalisti su 198 partecipanti da tutta Italia al Premio.
Arianna Ceschin ha conquistato il secondo posto ex aequo con il suo saggio inedito “«Veder chiaro è sempre stato il mio difetto»: Paola Masino, scrittrice e giornalista del Novecento”, un lavoro di ricerca proposto per la tesi di laurea magistrale in Filologia e letteratura italiana, conseguita all’Università Ca’ Foscari di Venezia, sotto la guida della professoressa Ilaria Crotti.
Ricerca che ha portato Arianna Ceschin a ricostruire la vicenda biobibliografica di Paola Masino (1908-1989), autrice impegnata nel descrivere nei romanzi e tra le pagine del giornale la reale condizione della donna.
Spesso osteggiata durante il periodo fascista e attaccata dalla stampa di regime, Masino non ha mai abbandonato il proprio desiderio di realtà e di verità, neppure di fronte al rischio imminente della deportazione.
Arianna Ceschin per la sua ricerca ha consultato le carte inedite conservate nel Fondo Paola Masino dell’Archivio del Novecento, all’Università “La Sapienza” di Roma.
Tale interesse per Masino, e per altri profili di autrici, è proseguito anche negli anni del Dottorato di Ricerca in Italianistica, all’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre sotto la supervisione della professoressa Ilaria Crotti.
Un percorso, quello intrapreso da Ceschin, con l’obiettivo di valorizzare le voci di autrici dal messaggio ancora attuale, ma andate perdute con il passare degli anni.
Un riconoscimento che arriva a poco più di un mese dalla menzione d’onore conferita a Ceschin lo scorso 29 ottobre, nell’ambito del Premio nazionale di Arti Letterarie Metropoli di Torino, per il lavoro di dottorato sul giornalismo delle donne negli anni quaranta del Novecento.
Il premio palermitano è nato con l’intenzione di ricordare Nadia Toffa, giornalista nota per le sue inchieste per il programma “Le Iene”, in onda su Italia1.
Ospiti della serata Margherita Rebuffoni e Maurizio Toffa, i genitori di Nadia, visibilmente emozionati e commossi per questo premio dedicato alla figlia.
La madre ha ricordato la passione giornalistica di Nadia, il suo impegno nel condurre le inchieste, ma anche la grande fede e forza morale che le ha consentito di lottare con tenacia contro la malattia, fino alla fine.
Ismaele La Vardera, collega di Nadia e presentatore della serata assieme a Valentina Bongiovanni, ha ricordato la disponibilità e l’entusiasmo che contraddistinguevano la Toffa.
Il premio è nato da un’idea di Antonietta Greco, presidente dell’associazione Archetipa, che ha avuto modo di conoscere bene la giornalista delle Iene, tanto da voler creare qualcosa che la potesse ricordare.
Si tratta della prima edizione del premio, patrocinato dalla Regione Sicilia, dal Comune di Palermo, dall’Università degli Studi di Palermo e dall’Ordine dei Giornalisti della Sicilia.
Durante l’incontro è stato più volte ripetuto il motto della Toffa, ovvero “Non fate i bravi”, un monito rivolto a tutti, affinché possano aiutare chi ne ha la necessità.
Ma è anche il nome di un progetto che ha come obiettivo il completamento della sala d’aspetto e della ludoteca del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Civico di Palermo.
Un gesto per ricordare la sensibilità di Nadia Toffa, da sempre a fianco anche dei bimbi ammalati di cancro dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto, lo stesso che le ha dedicato il reparto di Oncoematologia Pediatrica.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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